A pochi chilometri di distanza dalla ben più celebre Monteriggioni, Abbadia a Isola si presenta come un’oasi di pace e tranquillità, totalmente al di fuori dai soliti e caotici binari turistici.
Piccolissimo ma pittoresco borgo medievale, inserito in un contesto rurale in cui il tempo sembra essersi fermato a qualche secolo fa, Abbadia a Isola è animata da pochissimi abitanti e da un’atmosfera amena e placida di estremo fascino.
Una sosta obbligata in un piccolo angolo di grande suggestione, che forse soffre per la vicinanza di Monteriggioni ma che merita una visita approfondita.
COSA VEDERE
E’ tranquillamente raggiungibile da Monteriggioni attraverso il tratto di Francigena che collega il castello a Colle Val d’Elsa. Vale la pena fare questo tragitto a piedi immersi in un paesaggio degno di una bucolica virgiliana, tra distese dorate di grano, una vegetazione rigogliosa e suggestivi scorci del castello in lontananza.
Questa distesa di verde è di tanto intatto interrotta da qualche casolare rurale che punteggia la campagna toscana e da una torre, la cosiddetta “torre solitaria“, ormai ridotta ad un rudere. Si tratta della XVIesima torre di Monteriggioni, che non aveva un carattere difensivo come le altre ma era funzionale alla palude che circondava il castello.
Dopo circa mezz’ora di camminata si giunge presso il piccolo nucleo abitato di Abbadia a Isola, piuttosto frequentato nel medioevo come luogo di sosta dei pellegrini in transito per Roma lungo la Via Francigena.
Principale centro di attrazione è la chiesa romanica dei Santi Salvatore e Cirino, fondata nel 1001 dalla contessa Ava presso uno dei castelli di proprietà della stessa famiglia denominato Borgonuovo. Il luogo in cui sorge il monastero – che come ricorda il nome era un tempo circondato dall’acqua – venne scelto principalmente per la posizione strategica a controllo della Via Francigena, della quale Borgonuovo (poi Abbadia Isola) costituiva un punto di sosta già dalla fine del X secolo.
Pochi anni dopo la sua fondazione, l’Abbazia ottenne privilegi imperiali e nel XII secolo entrò sotto la protezione del comune di Siena che la fortificò con opere difensive e con un fossato. Nel periodo di maggiore splendore, che va dal XII al XIV secolo, controllava una vasta zona cosicché quel castello perse progressivamente d’importanza in favore dell’abbazia. Intorno alla metà del Quattrocento, a causa della spinta espansionistica dei comuni cittadini, l’abbazia iniziò un lento declino, che culminò con l’annessione al monastero di S. Eugenio presso Siena.
Tutte le caratteristiche prettamente religiose insite nel borgo andarono scomparendo, con la caduta di Siena nel 1554 anche l’importanza militare venne meno, in breve tempo Abbadia a Isola si trasformò in un anonimo borgo rurale. Gli elementi antichi, soprattutto le mura, sono stati spesso incorporati in costruzioni successive.
Recentemente è stata riaperta dopo un lungo restauro e vale la pena visitare questa perla preziosa e spirituale nella sua austerità. Al suo interno, articolato in tre navate, si può ammirare un interessante affresco dei primi anni del XVI secolo di Vincenzo Tamagni e una fonte battesimale in marmo del XV secolo. Dell’antica torre campanaria restano solo i resti del basamento che si trovano a destra della sacrestia. Le restanti strutture sono state quasi completamente recuperate per ospitare l’ostello comunale “Contessa Ava” e diverse sale per convegni, matrimoni civili, mostre ed eventi.
COSA FARE
Al di là del tratto panoramico lungo la Francigena e della visita all’abbazia, gli intrattenimenti non sono molti e, anche per il solo ristoro, la scelta è piuttosto limitata.
Se avete la fortuna di visitarla nel periodo natalizio, all’inizio di dicembre il borgo di Abbadia a Isola ospita l’evento “Natale con i fiocchi“, in cui grandi e piccini potranno intraprendere un fantastico viaggio nel mondo incantato di Babbo Natale e dei suoi aiutanti. All’interno del villaggio i viaggiatori potranno incontrare personaggi “unici”: elfi, folletti, gnomi, Babbo Natale, la moglie Natalina, l’Orso Polare, la Regina delle Nevi e tanti altri.
In primavera ha invece luogo la festa “C’ero anch’io ad Abbadia Isola“, con tutta una serie di iniziative, degustazioni, giochi e gare, il cui ricavato viene evoluto alla lotta contro i tumori.
Per gli amanti del turismo lento e dell’outdoor, un evento da segnare sul calendario è lo “Slow Travel Fest“, il festival del viaggio lento, a piedi e in bicicletta, che si tiene tutti gli anni a settembre. Tre giorni di incontri, escursioni ed iniziative per scoprire Monteriggioni e la Via Francigena attraverso arte, musica ed esperienze all’aria aperta.