Situato a trenta chilometri da Pescara, Bucchianico è il classico borgo che ci aspettiamo di trovare nell’Italia centrale.
Arroccato in cima a una collina a circa 370 m, questo incantevole paese di poco meno di cinquemila anime gode di un bellissimo panorama che spazia dalle cime della Majella fino alla costa del Mare Adriatico. Fuori dai percorsi tradizionali delle destinazioni turistiche più affollate, questo borgo medievale è un rifugio per chi vuole allontanarsi dal caos e dal traffico dei centri urbani più animati.
Rappresenta inoltre una destinazione perfetta per chiunque sia interessato a scoprire una parte genuina e incontaminata d’Italia, famosa per le sue ricche tradizioni e la straordinaria gastronomia.
Il momento migliore per visitare Bucchianico è probabilmente verso la fine di maggio per le celebrazioni annuali della Festa dei Banderesi, una commemorazione folkloristica e storica che ripercorre un evento avvenuto nel XIV secolo quando Bucchianico fu minacciata dalla vicina Teate, o secondo altre fonti, da truppe mercenarie, che dopo aver conquistato Chieti, volevano impadronirsi di Bucchianico. I cittadini delle vicine campagne si videro costretti a rinchiudersi entro le mura della città, protette dal Sergentiere (il capitano della truppa comunale). Gli uomini si cinsero di bande rosse ed azzurre (i colori dello stemma comunale, da lì il nome della festa) e trasportarono le loro provviste su carri trainati da buoi, mentre le donne portavano sul capo delle ceste colme d’altra roba. Strategicamente Bucchianico era più debole di Teate e sarebbe di certo sconfitta ma la leggenda vuole che Sant’Urbano, apparso in sogno al Sergentiere, abbia consigliato la strategia militare vincente: far vestire molti uomini con corazze e munirli di armi e farli correre qua e là sui camminamenti di ronda delle mura facendo credere agli avversari di essere in minoranza e riuscendo, così, a farli desistere dall’attacco.
Da allora, come segno di gratitudine a Sant’Urbano, i bucchianichesi commemorano ogni anno questa inaspettata vittoria in quello che è diventato, dopo generazioni e generazioni, uno degli spettacoli più importanti e belli dell’Italia centrale. Durante le celebrazioni, che durano tre giorni l’ultima settimana di maggio, l’intera città salta indietro di qualche secolo, mettendo in scena i diversi passaggi della battaglia del 1280 contro i Teatini con una mescolanza di fede e tradizioni che riunisce l’intera città.
Bucchianico è anche famosa per la sua chiesa di Sant’Urbano e il bellissimo santuario di San Camillo De Lellis, cappellano delle infermiere, che attrae migliaia di pellegrini ogni estate. Durante il periodo delle celebrazioni, i credenti si fanno strada per onorare il Santo Patrono della città per rendere grazie per i miracoli ricevuti o testimoniati. Situata nel centro della città, la piccola chiesa barocca del santuario fu costruita a metà del XVII secolo. Inizialmente dedicato a San Carlo Borromeo e alla Santa Croce, è stato dedicato a San Camillo sin dalla sua canonizzazione nel 1746. Il santuario custodisce le reliquie del piede storpio del Santo e bellissime decorazioni in marmo e bronzo che incorniciano le vetrate raffiguranti San Camillo.
COSA GUSTARE
In questa valle collinare, caratterizzata da calanchi e terreni agricoli ideali per uliveti, vigneti e campi di grano, nascono le specialità culinarie ricche e saporite della regione.
Vi consiglio caldamente di assaggiare i tipici maccheroni alla chitarra, senza dubbio il piatto più conosciuto della regione Abruzzo e una specialità della zona di Bucchianico. Prende il nome dallo strumento utilizzato per tagliare l’impasto: questo tipo di pasta locale all’uovo è realizzato su una speciale struttura in legno simile a una chitarra, incordata con due set di sottili fili metallici. Con l’aiuto di un mattarello, i fogli di pasta vengono premuti tra i fili. Le strisce di maccheroni che ne risultano hanno una particolare sezione quadrata. Vi consiglio di provare la chitarra al ragù d’agnello presso il ristorante locale noto come Ferrara. Questa azienda a conduzione familiare è famosa anche per le sue selezioni di carni pregiate, in particolare per l’agnello DOP del Parco Nazionale della Majella. La loro cantina offre anche una delle migliori selezioni di Montepulciano d’Abruzzo.
È possibile acquistare alcuni prodotti tradizionali nelle varie boutique, cantine e oleifici di Bucchianico e dintorni. Vale la pena visitare anche il bellissimo Museo dell’olio situato all’interno delle mura cittadine. Posto in un antico frantoio costruito nel XVII secolo, completamente ristrutturato, offre visite e degustazioni che faranno conoscere ai visitatori la cultura della produzione di olio d’oliva e olio. Provare i diversi oli guardando l’autentico mulino in pietra, che era in uso fino alla seconda guerra mondiale, rende ancora più piacevole l’intera esperienza.
Cose da fare intorno a Bucchianico
Festività locali
24 maggio: Festa dei Banderesi
25 maggio: Festival di Sant’Urbano
15 luglio: Festa del santo patrono San Camillo de Lellis
• A Pescara : shopping e passeggiate intorno al porto. Museo Gabriele D’Annunzio (tempo di percorrenza: 30 minuti).
• A Chieti : rovine romane (teatro, terme e templi), Cattedrale di San Giustino e Museo Archeologico Nazionale (tempo di percorrenza: 15 min)
• A Migliànico , castello medievale del XII secolo (tempo di percorrenza: 20 min).
• A Ortona, Cattedrale del XII secolo e Palazzo Farnese del XV secolo / Museo Civico d’Arte contemporanea (durata del viaggio: 40 minuti).
Natura: Mare e Montagna
• Escursioni nel Gran Sasso o nel parco nazionale della Majella.
• Le bellissime spiagge di sabbia della regione hanno spesso ricevuto la “bandiera blu”. Cercate i caratteristici trabochi, piccole case di pesce in legno lungo la costa.