Con i suoi 40.000 abitanti, con le sue numerose attività artigianali e industriali, con gli antichi monumenti e le interessanti collezioni d’arte, Città di Castello si pone tra le prime cittadine umbre per interesse artistico e culturale.
E’ difficile racchiudere in poche righe la storia di un centro che fu dapprima umbro e poi romano. L’antica Tifernum conobbe fasti e splendori, ma anche distruzioni e saccheggi ad opera soprattutto di Totila. Nei secoli subì la dipendenza da parte della Chiesa e di città come Firenze e Perugia, nonché domini di famiglie nobili e signori. A tratti però conobbe una certa autonomia comunale.
La nostra visita può iniziare dal Duomo, dedicato a San Florido. A parte la bellezza del complesso e la pregevolezza di alcune opere al suo interno, la Cattedrale è interessante perché racchiude una serie di stili, tangibile segno dei rimaneggiamenti e delle ristrutturazioni che ha subito nei secoli.
Del Seicento è la facciata (rimasta incompiuta) con un solo portale e accenni di pilastri e colonne intervallati da tre nicchie. La parte superiore risale invece al XV secolo. Il campanile, a base circolare, con aperture alla sommità, è del XII secolo, in stile romanico, e richiama lontanamente le torri delle basiliche ravennati. La cupola è stata riedificata alla fine del ‘700 dopo il crollo dovuto a un sisma.
All’interno ci troviamo davanti ad un ambiente prettamente rinascimentale, dove la grazia delle composizioni non sfugge nemmeno al visitatore frettoloso. Tra le opere pittoriche di maggior interesse vi sono alcuni affreschi del Pomarancio e la Trasfigurazione di Rosso Fiorentino.
Dal Duomo si accede al Museo dove sono ammirabile oltre ad alcune tele ed affreschi di autori umbri e toscani, anche una preziosa Madonna con Bambino e San Giovannino, la cui attribuzione è data al Pinturicchio. Piuttosto cospicua è la sezione dedicata agli argenti e ad alcuni oggetti in oro lavorato; non da meno è la parte che riguarda gli arredi sacri. Di un certo interesse è il cosiddetto “Tesoro di Canoscio” costituito da oggetti sacri risalenti ai primi secoli dello sviluppo del Cristianesimo.
A fianco della Cattedrale vi è il Palazzo del Comune, risalente al Trecento, con un bel portone e pregevoli bifore. Quasi di fronte vi è la Torre Comunale del XIII secolo.
Attraverso via Battisti si può giungere al Palazzo Vitelli alla Cannoniera, edificato nella prima metà del ‘500. La facciata, elegantissima, è del Vasari e del Gherardi. Nel palazzo ha sede la Pinacoteca Comunale, la più importante dopo la Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia. Nelle numerose sale, debitamente affrescate da artisti del Cinquecento, sono conservati notevoli esempi di pittura italiana di varie epoche: ricordiamo il Maestro di Città di Castello (seguace di Duccio da Boninsegna), Giorgio di Andrea di Bartolo senese, Antonio Vivarini o Spinello Aretino. Sono pure presenti Raffaello giovane, Andrea della Robbia, Domenico Ghirlandaio e Luca Signorelli.
Dalla Pinacoteca si giunge presto al Tempio di San Domenico (sec. XIV), ad unica navata e con ottimi affreschi all’interno. Attraverso via Signorelli, corso Vittorio Emanuele e via Mario Angeloni si giunge ad un altro edificio di culto: San Francesco. La chiesa è del Trecento, ma l’interno è barocco. Un tempo vi erano conservate tele del Raffaello e del Signorelli. Nelle vicinanze si trova Palazzo Albizzini, con la famosa collezione Burri.
Nei dintorni di Città di Castello sono da citare le Terme di Fontecchio, famose sin dall’epoca romana ed apprezzate per la cura di numerose malattie. Meriterebbe una visita anche l’Abbazia benedettina di S. Maria e San’Egidio a Badia Petroia (sec. XI) con cripta.
Puntando ancora verso nord, al confine con la Toscana, notiamo tre località: San Giustino che racchiude un interessante maniero, il Castello Bufalini, ricco di opere d’arte; il centro di Cospaia. che ha una singolare storia derivata dai suoi quattro secoli di assoluta autonomia; il paese di Citerna con alcuni importanti monumenti.
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