Il lago Trasimeno, il maggiore dell’Italia peninsulare, era un tempo più esteso. Ora il suo perimetro raggiunge i 57 km. e la profondità è abbastanza contenuta (7-8 metri).
I centri lacustri e le isole sono collegati da una linea di navigazione che garantisce un ottimo servizio. Il Trasimeno offre notevoli possibilità di soggiorno in quanto è dotato di spiagge, impianti sportivi, aree per campeggi ed un capace sistema ricettivo. Sulle sue acque vi è la possibilità di esercitare alcuni sport.
Sul lago affiorano tre isole: Maggiore, minore e Polvese.
Sin dai tempi più remoti la zona del Trasimeno fu abitata da varie popolazioni, tra le quali gli Etruschi che iniziarono una prima opera di bonifica della paludi circostanti lo specchio d’acqua. I ricordi però sono soprattutto per la battaglia che vide di fronte, nel 217 a.C. il generale cartaginese Annibale ed i Romani. Nel corso dei secoli la zona fu oggetto di contesa tra i territori adiacenti tanto che sulle colline che degradano verso l’acqua si susseguirono senza sosta le costruzioni di fortilizi di avvistamento e di difesa.
A testimonianza della civiltà del lago, sorge nella borgata di San Feliciano l’interessante Museo della Pesca.
Prima ancora di Marco Polo, un francescano di nome Fra Giovanni da Pian del Carpine, nativo appunto di Magione, si avventurò sulle piste della Cina sino alla corte del Gran Khan. Partito nel 1245 sotto gli auspici di Innocenzo IV, fra Giovanni percorse l’itinerario che più tardi ricoprì il grande esploratore veneziano. Fece ritorno nel 1247 e le avventure di questo viaggio furono raccolte in un libro.
Il monumento più importante di Magione è il Castello dei Cavalieri di Malta. La costruzione è la successione di numerosi ampliamenti e rifacimenti: da un ospizio edificato agli inizi dell’XI secolo dai Cavalieri Templari alla trasformazione operata dai Cavalieri di Malta in abbazia fortezza. Vi dimorarono occasionalmente papi, sovrani e principi di passaggio. L’episodio più eclatante collegato al castello è la congiura mossa contro Cesare Borgia.
Non lontano dalla fortezza c’è la Torre di Pian del Carpine, o Torre dei Lombardi, Duecentesca.
E’ un vivace centro turistico sormontato dai resti di un castello. Sorge in una posizione che in passato fu definita strategica e per questo ha subito una storia piuttosto travagliata. Oggi è diventata la località più importante sotto il profilo lacuale: vi fa capo il servizio di navigazione e ha un attrezzato porticciolo per piccoli natanti.
Oltre ai resti del Castello, un tempo importantissimo, conserva la Chiesa della Madonna dell’Oliveto.
E’ abitata da un centinaio di isolani dediti soprattutto alla pesca e all’artigianato. E’ la seconda per grandezza e ha un collegamento di battelli con la terraferma.
E’ un’isola di verde dal passato ricco di tradizione. Qui Francesco d’Assisi digiunò per oltre un mese.
Da percorrere la Via Gugliemi con dimesse ma interessanti abitazioni. All’inizio del paese si può ammirare la Chiesa di San Salvatore che ha origini piuttosto antiche anche se la prima citazione risale al sec. XIII.
Si può proseguire a piedi verso la sommità del colle da cui si gode un ottimo panorama. Nelle vicinanze c’è anche un vecchio mulino e la Chiesa di San Michele Arcangelo della fine del Duecento. E’ in stile gotico e all’interno è conservata una bella tavola quattrocentesca opera di Bartolomeo Caporali.
Suggestivo è il Castello Guglielmi, un vecchio convento trasformato in fiabesco maniero durante il secolo scorso.
La battaglia tra Annibale e il console romano Flaminio (217 a.C.) si svolse proprio qui. A ricordo di quella battaglia si può oggi percorrere l’itinerario che permette al turista, mediante apposite indicazioni, di calcare il suolo ove le milizie cartaginesi distrussero quelle romane.
Gli amanti dell’avventura possono recarsi alla spiaggia del paese ovvero Lido di Tuoro e avventurarsi alla scoperta della natura che lo circonda. Grazie ad un ottimo sistema di traghetti si può raggiungere in breve tempo l’Isola Maggiore o l’Isola Polvese.
Merita una visita anche il centro di Tuoro, dove troverete testimonianze storiche degne di nota. Da non perdere il museo all’aperto Campo del Sole, dove si possono ammirare ventisette sculture in pietra realizzate dagli artisti locali. Le chiese presenti sul territorio sono tantissime, quella che spicca maggiormente su tutte è la chiesa di Sant’Agata, una struttura cinquecentesca d’inestimabile valore.
Ci siamo spostati ora sulla sponda ovest del lago. E’ il centro più importante del comprensorio. Dotato di una ricca storia, questo territorio fu abitato dapprima dagli Etruschi, quindi dai Romani. Fu marchesato sotto Giulio III ed elevato a ducato nel 1616. Il secolo di maggiore splendore per Castiglion del Lago fu il Cinquecento, sotto l’amministrazione di Ascanio della Corgna, umanista e condottiero che partecipò e diresse la battaglia di Lepanto. Fu Ascanio a far costruire il Palazzo Ducale, ampliando una fortezza dei Baglioni. Il Palazzo, in stile rinascimentale, ora residenza del Municipio, ha belle sale affrescate.
La costruzione è collegata al Castello, detto Rocca del Leone, a forma poligonale con alte mura merlate, quattro torri ed un mastio a base triangolare che si eleva per ben 40 metri.
Da visitare la Chiesa di S. Maria Maddalena, innalzata nell’Ottocento ma contenente dipinti del Trecento e del Cinquecento) e quella di S. Domenico di Guzman, del XVII secolo.
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