Oggi parliamo di Ostana, un alto bellissimo borgo tutto italiano, in provincia di Cuneo. Le origini del nome, rimandano a una storia legata esclusivamente al pascolo estivo.
Le origini di questo borgo sono piuttosto antiche. Pensate che sono stati fatti ritrovamenti umani che fanno pensare alla prima età del ferro.
Oggi è praticamente disabitato. Si parla di circa 80 persone che ogni giorno passeggiano tra le sue vie e si prendono cura in modo fiero di Ostana. Persone che hanno resistito all’omologazione dei nostri tempi. Ostana però è formata anche da turisti, che giorno dopo giorno si muovono sulle stradine acciottolate che collegano case, negozi, tradizioni…
Le antiche abitazioni in pietra e in legno sono mantenute in buone condizioni, proprio per non far morire e andar perduto quel modello di architettura alpina.
Ha una posizione favorevole, vista da togliere il fiato sul gruppo del Monviso. La neve non dimentichiamoci che è tutto coperto dalla neve, quindi per visitarlo dovete armarvi di tutto il necessario.
Ciò che c’è da vedere a Ostana, è quello che fondamentalmente la crea. Strade ciottolate, forni comunitari lasciati in abbandono, case con tetti di lose. Visitarlo richiede tempo, ma ne vale davvero la pena se siete amanti della montagna. Potete immergervi tra aceri e frassini, o nella macchia rosa dei garofanini.
Potete visitare anche un museo. Il Museo Civico Etnografico Ostana, nella Valle Po. E’ gestito da un’associazione culturale e, mentre d’estate lo trovate sempre aperto, negli altri mesi potete accedervi solo su prenotazione. Al suo interno sono ricostruiti vari ambienti del passato, con tutti gli attrezzi che sono richiesti per la dura vita in montagna.
Nella fazione Miribrart invece, c’è l’Ecomuseo dell’Architettura e del Paesaggio Alpino. Viene appunto mostrata l’evoluzione dell’architettura dal passato al presente.
Sono tre gli eventi importanti. C’è la festa del Pane ad agosto, la Ruà. E’ un periodo dove i turisti passeggiano numerosi lungo le strade di Ostana. Viene cotto pane per tutti grazie al vecchio forno a legna. A fine dicembre c’è la Caccia alla Masca. E’ preceduta dal fuoco propiziatorio e seguito da numerosi canti e balli. E’ la caccia alla strega ed è un simbolo per cercare di recuperare proprio la vena magica della loro tradizione.
Paese che vai… piatto che trovi! Ogni regione, città, provincia e borgo ha le sue tradizioni in fatto di cibo. A Ostana, il piatto tipico è la polenta di patate e grano saraceno. Sappiate infatti che nel passato l’elemento di base in agricoltura era proprio la patata. La polenta viene servita calda, con formaggio, salsa di zucca e la loro “salsa del giovedì”. Tealizzata con il latte che resta dalla preparazione del burro. Viene condita anche con ottimo formaggio.
Infine, concludiamo dicendo che qui vengono ogni inverno gli appassionati dello sci aplino o semplicemente chi ha voglia di farsi una bella escursione su neve, usando le racchette. Si può salire fino a 2300 metri. Anche l’estate è buona, perché è possibile percorrere vari itinerari escursionistici de Le Vie d’Oustano.
Ci sono hotel ed hotel. Quelli di cui vi stiamo per parlare hanno caratteristiche davvero…
L’incanto dei laghi ghiacciati è un fenomeno naturale e simbolo di bellezza invernale a cui…
Il Mar Rosso è da sempre una delle mete turistiche più ambite al mondo, grazie…
La tradizione di preparare gli omini pan di zenzero è un momento magico in famiglia…
Argirocastro, conosciuta localmente come Gjirokastër, è una città albanese che incanta i visitatori con il…
Viaggiare in famiglia può risultare complicato per via della estenuante ricerca di destinazioni ideali per…