L’attuale centro abitato di Otricoli si trova sulla sommità della collina che sovrasta l’area archeologica, nello stesso luogo occupato dalle popolazioni preromane: una posizione dominante, su un lungo tratto della valle del Tevere, che imprime all’insediamento urbano l’aspetto di roccaforte da cui derivò il nome.
Abitato da poco più di 2000 abitanti, questo piccolo borgo in provincia di Terni è situato su un’altura a 387 m. sul livello del mare, sotto il Monte S. Pancrazio (1027 m.).
Conquistato dai romani divenne un importante e fiorente centro per la sua vicinanza al fiume e perché vi iniziava la consolare Flaminia. Distrutto nel I secolo, fu ricostruito più a valle e arricchito da un anfiteatro, dalla basilica, dalle terme, come testimoniano i resti ritrovati nei pressi della chiesa di San Vittore.
COSA VEDERE
Il suo centro storico si è ottimamente mantenuto conservando all’interno della cinta muraria gli edifici ed i monumenti dell’epoca medioevale, armonicamente integrati con quelli delle epoche successive.
Il paese rappresenta un tipico esempio di fortificazione con pianta “a nocciolo” compatto ed è attraversato da due vie principali, intorno alle quali si sviluppa l’intero l’abitato. Esse sono la via Maestra, che dalla rocca scende fino alla piazza di S. Nicola e la via della Rocca in cui si trova la cosiddetta Loggia degli innamorati.
Dall’alto del borgo si può dominare con lo sguardo l’intera vallata, andando così oltre i confini geografici con il vicino Lazio.
Centro dell’abitato è il castello fortificato, affiancato da grandi palazzi rinascimentali e altomedioevali e soprattutto dal Palazzo Priorale, attuale sede dell’Antiquarium Comunale e dalla Collegiata preromanica dedicata a S. Maria Assunta.
La chiesa è un interessante esemplare di luogo di culto preromanico del VII secolo, quasi totalmente ristrutturata nel IX secolo. Divisa in tre navate da pilastri in muratura e colonne, presenta al suo interno rilevanti rifacimenti (subiti soprattutto nel Rinascimento e nel Seicento) e un cospicuo numero di materiali decorativi di età romana e medioevale (tra cui un pala lignea del XII sec.). Nell’epoca moderna contemporaneamente alla nascita del Borgo, e cioè di “un paese accanto al castello” con edifici (dell’800 e del ‘900) e vita propri, il centro storico continuò ad ampliarsi attraverso la costruzione di edifici di notevole valore.
Molti i palazzi del centro costruiti usando il tufo caratteristico della Tuscia, alcuni dei quali con i “profferli” di tipo viterbese, la classica scala esterna dei palazzetti che porta al loggiato superiore.
L’AREA ARCHEOLOGICA
I resti dell’antica città romana, attraversata dalla Via Flaminia e lambita da un’ansa del Tevere, sono inseriti in un paesaggio naturale di notevole bellezza, perfetta sintesi di archeologia e natura rimasta immutata nei secoli.
Della città di Ocriculum, visitabile con percorsi pedonali, sono attualmente ben visibili i principali monumenti dell’antico abitato romano: l’area del Foro e della Basilica, l’imponente monumento delle Grandi Sostruzioni, il Teatro, le Terme, un Pilone monumentale di ingresso, un grande Ninfeo, un tratto basolato di Antica via Flaminia su cui si affacciano un Monumento funerario rotondo e una fonte pubblica, l’Anfiteatro, imponenti monumenti funerari e, a destra della città romana, lungo la Strada Statale Flaminia, la Necropoli arcaica (VII sec. a.C.).
Parte integrante del percorso è la visita all’Antiquarium Casale S. Fulgenzio che ospita una sala adibita per i laboratori didattici e una mostra archeologica permanente costituita da reperti inediti, rinvenuti durante le campagne di scavo condotte nell’area archeologica di Ocriculum, dal 1960 al 2005. Di notevole interesse, tra i reperti archeologici esposti: vasi preromani in bucchero, numerose terracotte di decorazione, laterizi, urne cinerarie, ritratti e sculture in marmo.