Situato ad un’altitudine di oltre 950 metri, Ravascletto è considerato il centro più importante della Valcalda, una delle valli più suggestive del Friuli Venezia Giulia. Il paese si trova in una soleggiata conca, dominata dal Monte Crostis a nord e dai Monti Zoncolan e Tamai a sud. Vanta anche la nomina di “Borgo Autentico d’Italia“, grazie alle sue splendide borgate, che hanno mantenuto intatti esempi di architettura carnica. Case e fienili, stavoli e chiese che racchiudono tesori di inestimabile valore, nelle frazioni di Salârs e Zovello, nelle borgate Stalis e Som la Vila.
Le prime notizie sul paese risalgono alla fine del 1200. Gli abitanti furono costretti ad emigrare a causa della grande povertà che caratterizzava la zona. Meritano una citazione, in tal senso, i cramars, venditori ambulanti che commerciavano specie, erbe e stoffe. Molti di loro, dopo aver fatto fortuna all’estero, tornarono in patria contribuendo notevolmente alla crescita dell’economia locale col finanziamento di nuove imprese e donazioni.
Oggi rinomato centro di villeggiatura, Ravascletto ha iniziato a svilupparsi dal punto di vista del turismo estivo dopo la Prima Guerra Mondiale, mentre, per quanto riguarda quello invernale, la località muove i primi passi verso la fine degli anni ’40, quando viene aperta la seggiovia Cuel Picciul. Successivamente vengono costruiti altri impianti di risalita. Ravascletto diventa una delle stazioni invernali più famose della regione negli anni ’70, con l’apertura della funivia che porta sulla cima del Monte Zoncolan, ma anche per la sua felice posizione, l’alta qualità delle strutture e per la sua grande tradizione gastronomica.
Occasione per apprezzare questi antichi sapori è senza dubbio la celebre “Fiesta tas Corts – Savors di una volta”, che si svolge ogni agosto nei cortili e lungo le vie del paese che si trasformano in un ristorante a cielo aperto.
Il centro del borgo si caratterizza per le tipiche case in pietra. Tra quelle più caratteristiche si segnala casa “di Baldisâr” a Ravascletto, casa “delle bombe” e “di Parigjin” a Zovello e casa “dal çuet da Paca” a Salars.
Da visitare, la chiesa parrocchiale, intitolata a San Matteo, che conserva una tela raffigurante San Sebastiano, della scuola di Palma il Giovane, e la chiesetta di San Giovanni in Campivolo, che custodisce al suo interno un San Giovanni Evangelista del pittore tedesco Ignazio Baldauff.
Sia d’inverno che d’estate è possibile salire comodamente in funivia fino a quota 1740 m. per raggiungere la vetta del Monte Zoncolan, noto comprensorio sciistico, che oltre ad offrire 22 km di piste, in estate diventa un Bike Park all’aperto per gli amanti della bicicletta, in uno scenario con vista a 360° sulle Alpi Carniche e Dolomiti Friulane.
Le numerose piste da sci dello Zoncolan, a Ravascletto in Carnia, offrono scorci mozzafiato su un ampio anfiteatro di vette maestose. Non importa il grado di preparazione atletica perché ci sono piste adatte a ogni livello.
Da Ravascletto inoltre è possibile percorrere in bicicletta la “Panoramica delle Vette“, una strada semplicemente unica lunga 35 km, di cui sette sul filo dei duemila metri sotto la vetta del Monte Crostis. Classificata come la strada carrozzabile più alta del Friuli Venezia Giulia, collega Ravascletto a Tualis di Comeglians, percorrendo nel suo tratto più in quota verdi pascoli e crinali maestosi. La strada, aperta solo in estate, è accessibile anche in auto e moto ma si raccomanda sempre di informarsi presso l’ufficio Turistico di Ravascletto (0433.66477) per verificarne la percorribilità.
Numerosi sono i sentieri segnalati e attrezzati per le escursioni in alta quota verso le malghe e i rifugi. E se desideri effettuare escursioni con il gatto delle nevi o con le ciaspe, guide esperte ti accompagneranno lungo suggestivi sentieri innevati. Un itinerario tutto da scoprire che si snoda tra i boschi di abete rosso e intervallato dai tipici stavoli montani è quello che parte a quota 958 m da Sella Valcalda per salire fino alla Panoramica delle Vette. Si tratta di un percorso che prevede 900 m. di dislivello per un totale di 10 km a/r da percorrere in 4.5 ore. Un’apposita strada ti condurrà a destinazione dove ti sorprenderà un panorama mozzafiato. Per gli escursionisti più allenati c’è la possibilità di arrivare fino a Casera Valsecca a quota 1871 m. Con buone condizioni di innevamento si può percorrere il sentiero CAI 152 che riporta a Ravascletto. Si consiglia, agli escursionisti inesperti, di scendere a ritroso.
Tra gli eventi che animano il borgo di Ravascletto il più popolare è la Fiesta Tas Corts. Sono le donne di Ravascletto le artefici di questa festa gastronomica, una delle più antiche della zona, che si svolge la terza domenica d’agosto nei vari borghi del paese. Per un giorno il borgo intero si trasforma in un’unica cucina e trattoria, permettendo ai visitatori di scoprire anche gli scorci degli antichi cortili, le tipiche case e gli oggetti della cultura e del folclore carnico.
I piatti che le donne del paese preparano per l’occasione sono quelli che ciascuna di loro ha imparato a cucinare dalla madre e dalla nonna, e quindi variano da casa a casa e presentano, di volta in volta, mille sapori diversi, frutto dei piccoli segreti che ogni cuoca conserva gelosamente.
Altre manifestazioni sentite dalla popolazione locale sono i festeggiamenti per Sant’Anna, nel mese di luglio, con musica e gastronomia locale e la fiaccolata di fine anno.
Tra le attività da svolgere a Ravascletto non possono mancare gli sport invernali. La seggiovia Ravascletto-Cuel Piciul permette di percorrere con gli sci il pendio della Val di Pertie. Accanto a essa sono presenti un trampolino per il salto con gli sci e alcuni skilift.
Formaggi di malga, insaccati, selvaggina, ortaggi, erbe aromatiche, piccoli frutti di bosco, funghi: sono questi i gustosi ingredienti alla base della cucina carnica.
Tra le tipicità di Ravascletto ci sono i cjarsons (agnolotti ripieni dai sapori molteplici e inaspettati), lasagne, polenta e frico, gnocchi, cotechino e crauti, mesta e busa (polenta molto soffice condita con salsiccia e ricotta) ed infine saporitissime erbe di prato insaporite con la pancetta.
Ricette tipiche locali includono gli gnocchi di prugne, preparati inserendo le susine, riempite di zucchero e cannella, all’interno degli gnocchi, che vengono poi conditi con burro, zucchero e cannella. Altri piatti caratteristici sono la lepre in salsa, cucinata con vino rosso, aromi e cotta in aglio e cipolla; altra preparazione tipica è lo “zastoch”, piatto a base di fagioli preparato con patate, zucca e lardo.
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