L’ultimo paese delle Cinque Terre per chi viene da Genova e il più vicino al capoluogo de La Spezia è Riomaggiore.
L’attuale borgo, il più giovane delle Cinque Terre, fu fondato nel XIII secolo alla foce del Rio, probabilmente dagli abitanti delle fazioni che punteggiavano le alture circostanti. Fu un feudo della famiglia genovese dei Fieschi e nel 1276 passò sotto il dominio diretto della Repubblica di Genova.
Le case addossate una all’altra quasi a protezione e sostegno vicendevoli si ergono dalla scogliera sul mare lungo i due lati dal torrente maggiore e si addentrano verso il monto fin dove la larghezza della valle e la relativa pendenza lo rendono possibile. Alcune case sono più alte che quelle degli altri paesi come se dall’ombra della valle cercassero qualche ora di sole in più o si ergessero in punta di piedi per gettare uno sguardo verso il mare o verso le creste delle colline confinanti col cielo.
A oriente, circondato dalle gradinate dei vigneti, sovrasta il santuario di Montenero. Dall’altra parte una dorsale si spinge quasi al mare come per sostenere i ruderi del castello e il torrione e divide l’altro lembo del paese dove sono la stazione a alcune case di costruzione recente presso il torrente Rio.
Presso la stazione ferroviaria inizia il sentiero soprannominato Via dell’Amore che, scorrendo sugli scogli a picco sul mare, in un quarto d’ora porta alla vicina Manarola. Da questo sentiero si possono osservare interessanti forme di roccia arenaria compatta: formatisi nei millenni sul fondo marino, ora si erge a tratti quasi verticali e offre talvolta curiosi disegni a zig zag e a trapunto dovuti in gran parte all’azione del mare che li rende quasi simili a grossi pezzi di sughero.
La chiesa parrocchiale di S. Giovanni Battista sorge nella parte alta del paese, verso nord-est. Fu fondata l’8 settembre 1340, come si legge nella lapide apposta sulla fiancata meridionale della chiesa. Come gli altri edifici sacri delle Cinque Terre, è a pianta basilicale a tre navate. Motivi bicromi caratterizzano sia l’interno che l’esterno della chiesa. Della facciata originale, crollata nel 1870, resta soltanto il rosone.
L’oratorio di S. Antonio Abate, si trova tra l’abitato, sul lato sinistro, a metà della salita omonima. Costruito forse nel 1200, secondo la tradizione servì per un certo tempo da chiesa parrocchiale.
Sul crinale che divide le valli del Rio Maggiore e del Rio Finale torreggia il castello del XV secolo. Due torri circolari presidiano l’ingresso sul lato monte. A lato del castello, sorge il cinquecentesco oratorio di San Rocco. Un altro oratorio, quello di Santa Maria Assunta, si trova nella parte alta del paese. Ospita la Madonna delle Catene, una statua lignea che risale al Trecento, e un trittico su tavola a fondo d’oro.
Ma i monumenti più interessanti del borgo sono le case. Realizzate in pietra locale, con i tetti di ardesia e le mura color pastello, svettano alte e strette sulla strada che copre il Rio Maggiore. Possiedono tutte due ingressi – uno sulla facciata principale a livello della strada e l’altra sul retro, all’altezza dei piani superiori, molto utile per fuggire da eventuali attacchi. Tutte le case sono dotate di un nome che in passato, quando erano anche prive di numero civico, veniva utilizzato per distinguerle una dall’altra: si prese l’abitudine di indicarle con i nominativi o i soprannomi dei proprietari, che sono rimasti a dispetto dei secoli.
Tre spiagge caratterizzano questo borgo a strapiombo sul mare: la spiaggia di Riomaggiore, la spiaggia del Canneto e la spiaggia di Fossola.
La spiaggia di Riomaggiore di trova all’estremo orientale del borgo. Passato il tunnel della stazione, si scende fino al porticciolo e si prende poi a sinistra, nei pressi dell’attracco dei traghetti delle Cinque Terre. Seguendo l’unica strada accanto alla scogliera a picco si giunge alla spiaggia sassosa, sovrastata dal Centro di Osservazioni Naturalistiche di Torre Guardiola. La spiaggia è abbastanza ampia e molto suggestiva. È dotata di docce, ma non ha servizi di vigilanza e con il mare mosso può essere pericolo fare il bagno, soprattutto per i grossi sassi che si trovano sulla riva.
Davvero impossibile da dimenticare e difficile da raggiungere la spiaggia del Canneto, protetta com’è da alte rocce. Considerata una delle spiagge più belle d’Italia. E’ caratterizzata da rivoli d’acqua dolce che, scendendo dalla scogliera, formano docce naturali. Collocata tra Punta Castagna e Punta del Cavo, oggi ci si può arrivare soltanto in barca, in modo autonomo. Quello che apparentemente potrebbe presentarsi come un problema, tuttavia, rappresenta la ragione per cui questa spiaggia sia riuscita a conservare un fascino selvaggio così autentico.
In località Fossola è presente una spiaggia che, per molti aspetti, ricorda la Spiaggia del Canneto: come quest’ultima, costituisce infatti una meta raggiungibile solo via mare, che negli anni ha mantenuto perfettamente intatto il suo paesaggio naturale. E anche questa è una minuscola insenatura di bellezza solitaria, quasi un capriccio di luce e di colore nel profumo delle alghe. Il modo più semplice per raggiungerla è noleggiare una barca, salpando da Riomaggiore.
A Torre Guardiola, sul promontorio di punta Montenero vicino a Riomaggiore, è stata approntata una via poetica, chiamata “Percorso della scrittura“: attraverso una serie di tappe guidate e di pannelli si illustra la tecnica per organizzare un testo traendo spunto dall’ambiente, spingendo gli escursionisti ad inventare una propria scrittura del percorso.
Questa zona, che si raggiunge facilmente a piedi da Riomaggiore passando sopra la spiaggia di Fossola (3 km a sud-est), è un vero santuario naturalistico: qui nidificano gli uccelli della macchia mediterranea come sterpazzoline e bigie, quelli marini come gabbiani e sterne e i rapaci come gheppi e poiane: qui crescono alberi e arbusti dai nomi poetici come il leccio, l’euforbia, il lentisco, l’alaterno e l’agave.
Sempre alla spalle di Riomaggiore, seguendo il Sentiero 1 in direzione di Portovenere, si arriva a Tramonti (12 km a sud-est), dove si trova il celebre menhir, residuo di un complesso megalitico dell’età del Bronzo. Si dice che molti anni fa un gruppo di persone si fosse accampato nei pressi della pietra per trascorrervi la notte. Sopraggiunto il buio, un forte vento spense il fuoco del bivacco e tra le ceneri apparve il diavolo infuriato. Da allora il grosso masso è anche noto come il “menhir del diavolo”.
L’acqua, più o meno santa, sgorga invece da una grotta nei pressi del santuario di N.S. di Montenero. Si può raggiungere da Riomaggiore in due modi: o a piedi o con la monorotaia. Fondato nel XIV secolo e completamente ristrutturato nell’Ottocento, spicca tra la natura rigogliosa di un panoramico promontorio. Nell’antica foresteria è stato allestito un centro escursionistico. Dal piazzale che si affaccia su Riomaggiore da un altezza di 340 metri s.l.m., la vista spazia su un vastissimo orizzonte marino, che va dall’isola d’Elba, alla Corsica, a tutta la riviera ligure di ponente, al promontorio di Portofino.
Molto bello il sentiero che conduce a Monesteroli: l’ultimo tratto, quello che precipita verso il mare, è costituito da 1815 scalini.
Due sono le maggiori feste religiose che animano il borgo: la festa al Santuario della Madonna di Montenero, che si tiene la domenica di Pentecoste e il lunedì successivo, e la festa di San Giovanni Battista, con la processione che attraversa le vie del paese.
La leggenda racconta che, quando Venere, dea della bellezza, emerse dalle acque del mare, sette…
Spiagge di sabbia bianca, acque cristalline e paesaggi mozzafiato: la Sardegna sa essere questo e…
State cercando una destinazione di mare per le vacanze dove vedere i delfini in libertà?…
Quando il mare e i monti si incontrano nel Mediterraneo, nasce una vera e propria…
Vi presenteremo cinque comodi outfit da scegliere quando si viaggia per arrivare a destinazione freschi…
Vi proponiamo il test della conchiglia per conoscere meglio voi stessi e la vostra personalità.…