Alta Maremma: città di tufo, borghi antichi attorno a castelli che videro accendersi aspre contese per il dominio del territorio, colline incorniciate da boschi e folte macchie dove ancora vivono i cinghiali. Terra di cacce, di cavalcate, di cibi forti e vini corposi, offre il piacere di immergersi in un paesaggio intatto e in un modo di vivere ancora legato alla tradizione della campagna.
Pitigliano, Sorano, Sovana, Montemerano: strade silenziose, paesaggi perfetti, soste di gusto in antiche locande e piccoli ristoranti e acquisti in enoteche. Sovana, un paese tutto raccolto attorno a un’unica strada che porta dal trecentesco palazzo Pretorio al Duomo romanico; e il piacere benefico delle acque termali di Saturnia.
Il periodo ideale per intraprendere quest’itinerario è ottobre-novembre: la stagione della caccia, dei colori intensi dell’autunno che fanno risaltare il profilo dei paesi di tufo.
Con l’autostrada del Sole A1, uscita Orvieto: di qui si prende la statale 71 e poi la 74 in direzione di Castel San Giorgio – Rocca di Castro, oppure la via Cassia (statale 2) con deviazione sulla statale 74. Le strade sono suggestive e poco trafficate.
Si parte da Pitigliano: arroccata su un picco tufaceo, la cittadina appare in lontananza come un miraggio. Particolarmente suggestivo è il profilo nelle giornate nebbiose, quando il borgo sembra emergere dalle nubi quasi sospeso.
Pitigliano conserva tutta la sua caratteristica medievale: strade strette collegate l’una all’altra da scalinate, vicoli e passaggi che sembrano ruotare attorno al palazzo degli Orsini, potente famiglia che fece di Pitigliano la capitale della loro contea alla fine del Duecento. Bello il cortile interno, con il pozzo e il portale quattrocentesco del palazzo.
Ma il fascino del luogo sta nelle case e nelle grotte scavate nel tufo che, tra l’altro, offrirono rifugio agli Ebrei spinti qui dalle persecuzioni razziali. Perfettamente conservato è il ghetto ebraico, con la Sinagoga e locali con prodotti tipici ebraici (da assaggiare lo sfratto).
Molto caratteristiche anche le botteghe artigiane dei tanti artisti che animano le viuzze del centro storico, tra pittori, scultori e artigiani d’ogni tipo.
Confinante con Pitigliano, Sorano è uno spicchio di terra coperto di antiche case attorno a una rocca del Quattrocento, che domina gole profonde sul verde intenso delle montagne. Il paese si attraversa tutto seguendo la stretta strada dove si aprono le porte delle botteghe di artigiani dai mestieri antichi: il forgiatore di ferri, il ceramista…Alzando lo sguardo si possono ammirare finestre e portali arricchiti da decorazioni e bassorilievi.
Dalla strada principale si apre un dedalo di vicoli, che spesso diventano sottopassaggi. Tutto il paese è un unico interessantissimo monumento, proprio per il suo impianto urbano, delimitato dalla rocca ad est, e dal sasso fortificato dei Lorena ad ovest.
A poca distanza c’è ancora un bellissimo borgo di origine etrusca, che conserva intatto l’impianto medievale: Sovana.
La “strada di mezzo” lastricata di mattoni disposti a spina di pesce, a cui fanno ala le case basse di tufo, porta in piazza Pretorio, tutta raccolta attorno al duecentesco palazzo Pretorio, al rinascimentale palazzo Bourbon Del Monte e alla piccola chiesa romanica di S. Maria.
Basta proseguire tra le case del borgo per arrivare al Duomo. Imponente, per un paese così piccolo, sorge quasi fuori dall’abitato, a stretto contatto con la campagna; ha un bel portale laterale e una grande cupola, un semplice interno.
Poco lontano, a soltanto 2 km dal paese, si può visitare la necropoli etrusca, con tombe prevalentemente a camera, scavate nel tufo. Compiendo così un piccolo viaggio nel mistero.
Per concludere il weekend nel massimo del relax, non può mancare una visita a Saturnia, dove sgorgano le acque termali di naturali sulfurea. Uno spettacolo affascinante che ricorda le vecchie incisioni di scende dantesche del Doré.
Per provare l’ebbrezza di queste acque spumeggianti è bene arrivarci al mattino presto o al tramonto, perché nella stagione estiva sono prese d’assalto. Per un bagno d’acque termali rilassante e lussuoso ci sono le strutture dell’Albergo Terme di Saturnia, con piscina riscaldata e cure termali comprese.
Le origini di Saturnia sono antiche, come dimostrano gli scavi sulla bella piazza centrale e il cippo all’ingresso di un gradevole ristorante (I due Cippi). Atmosfere d’altri tempi, rese più piacevoli da qualche bottega di delizie, un piccolo borgo antiquario e un’impronta di elegante understatement derivante dal fatto che Saturnia, come Capalbio, è d’estate luogo di incontro di clan politici ed intellettuali.
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