Il Castello di Issogne è situato nell’abitato omonimo sul versante destro della Dora, dirimpetto alla cittadina di Verrès, nella Val d’Aosta, dove si trova un altro celebre castello fortezza.
Il castello di Issogne in origine appartenne al vescovo d’Aosta; in seguito passò alla famiglia Challant. Giorgio di Challant, ecclesiastico e uomo di cultura raffinata, nel 1494 trasformò il primitivo maniero nell’attuale sontuosa dimora, arricchendolo con splendide pitture murali, opera dei migliori artisti dell’epoca.
Estintasi la famiglia Challant, dopo numerosi passaggi di proprietà, il castello, nel 1872, venne acquistato dal pittore torinese Vittorio Avondo, il quale, con l’aiuto di altre artisti suoi amici, tra i quali Alfredo d’Andrade artefice del restauro di Fénis, lo riportò all’antico splendore con accorti interventi conservativi e restauri. Ultimati i lavori, che durarono alcuni anni, il castello venne donato allo Stato, che a sua volta lo cedette in proprietà all’Amministrazione Regionale della Valle di Aosta.
Severo e quasi anonimo all’esterno, il castello non rileva le preziosità architettoniche dei volumi interni e la magnificenza delle sue stanze e saloni.
La pianta dell’edificio, di forma quadrangolare, è chiusa su tre lati; il quarto è formato dal giardino delimitato verso l’esterno da un semplice muro di cinta.
All’interno vi è il cortile nel quale si trova la celebre fontana ottagonale con l’albero del melograno in ferro battuto. Il cortile è il disimpegno aperto, dal quale si accede agli ambienti interni dei singoli piani, suggeriti in facciata dalle finestre a crociera e dalle logge aperte dell’ultimo piano. Sul lato ovest si affaccia il porticato, corredato da panche a muro con schienale. Le lunette interne del portico sono affrescate con scene di vita medievale di straordinaria freschezza espressiva, mentre la tipica decorazione geometrica quattrocentesca sottolinea, come del resto in tutti gli altri ambienti, la nervatura delle volte gotiche. Anche le pareti dei prospetti sul cortile sono interamente decorate con soggetti araldici della casa Challant e delle varie famiglie ad esso imparentate.
All’interno dell’edificio si accede mediante un portoncino, aperto sul cortile e riquadrato da un massiccio ornato di pietra simile a quello del portone esterno. Al pian terreno vi sono la sala da pranzo, la cucina e la grande sala baronale, o di giustizia, riccamente arredata e decorata. Le pareti della sala sono interamente affrescate con dipinti ispirati alla mitologia nordica con paesaggi di marine e agresti alquanto inconsueti per la tradizione pittorica valdostana.
Al primo piano, che si raggiunge salendo la scala a chiocciola di pietra (il cosiddetto “viret”), vi è la cappella con il prezioso polittico gotico, che orna l’altare, recante scene della natività. Sullo stesso piano si trovano altre stanze, tra cui quella della contessa con l’oratorio fittamente decorato.
Al secondo piano, oltre alla stanza del conte, vi è la grande stanza detta del “re di Francia” per i gigli affrescati sul camino. Nella stanza, che ha un bellissimo soffitto a cassettoni, si trova il letto gotico a baldacchino, originale dell’epoca, rintracciato dai restauratori presso un contadino di Ussel.
Tutto il castello ha conservato la suggestiva atmosfera dell’epoca feudale, resa con maggior vivezza dal raffinato arredamento costituito da rari ed autentici pezzi unici, alcuni ricostruiti, altri provenienti da vari castelli e case nobiliari valdostane.
Castello di Issogne – Orari e costi
Orari:
Da ottobre a marzo: dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00 Chiuso il lunedì
Chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio
Da aprile a settembre: dalle 9.00 alle 19.00, tutti i giorni
Costo del biglietto di ingresso:
Intero: € 5,00
Ridotto: € 3,50 (comitive di almeno 25 persone paganti, studenti universitari, convenzioni specifiche)
Ridotto minori: € 2,00 (ragazzi di età compresa fra 6 e 18 anni, scolaresche)
Gratuito: bambini fino a 6 anni non compiuti, soggetti portatori di handicap in possesso della certificazione di cui alla legge 104/92 e loro accompagnatori, insegnanti e accompagnatori di scolaresche, in proporzione di 1 ogni 10 alunni.
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