Nel comune di Saint Pierre, discosto dalla strada statale e quasi a precipizio sulla Dora, si trova il Castello Sarriod de La Tour.
Come per contrasto all’abitato di Saint Pierre, che polarizza, con la sua scenografia chiassosa, l’attenzione dei turisti, il castello Sarriod è rustico e schivo, quasi nascosto com’è in una piccola conca tra pascoli e frutteti.
Dalla statale non se ne coglie tutta l’imponenza; bisogna andare sull’altra sponda della Dora, sulla strada che da Chavonne va ad Aymaville, per averne una visione completa che renda merito alla sua severa e grandiosa architettura.
La sua storia, non ancora del tutto chiara, ha inizio tra il 900 e il 1100, periodo in cui fu eretto il primitivo castello, allora composto da una torre circondata da mura. Ufficialmente il castello compare nei documenti nel 1393, quando la famiglia Sarriod si divise in due rami: Introd e La Tour. A quest’ultima toccò il castello che da essa prese il nome.
Nel Deucento il matrimonio tra Luigi Sarriod de la Tour e Antonia di Challant sancì l’ascesa della nobile famiglia dei Sarriod. A quest’epoca risale la costruzione della cappella castrense. Tuttavia, dobbiamo attendere il XV secolo per rivivere il periodo d’oro del castello: in quest’epoca la dimora fu rinnovata, trasformando il castello difensivo in un’elegante residenza signorile. I promotori di questo rinnovamento furono Jean, e successivamente suo figlio Antoine. Nell’antica torre furono costruite delle eleganti finestre crociate, vennero aggiunti degli ambienti connessi alla torre e fu realizzato il “viret”, la stupenda scala a chiocciola. A questo periodo risale il restauro della cappella, dove venne realizzato un nuovo ciclo di affreschi rappresentanti la Crocifissione e San Cristoforo. Al suo interno, è ancor oggi possibile ammirare delle testimonianze del XIII secolo, tra cui emergono delle sirene e alcune figure grottesche.
Lo stile architettonico del castello non è unitario; esso risente degli interventi che si sono susseguiti nel tempo causando un certo disordine nell’assetto compositivo dell’insieme. Di notevole interesse sono le feritoie aperte nelle torri circolari, le finestre a crociera e l’antico ingresso caratterizzato da un arco a sesto acuto sormontato da caditoi e beccatelli.
Dopo l’ingresso, una piccola scala semicircolare conduce all’atrio interno, sul quale è affacciata la cappella, in cui durante gli ultimi restauri sono stati riportati alla luce alcuni preziosi affreschi tardoromanici. Molto bello il salone del primo piano detto “salone d’onore” che ha un pregevole soffitto a cassettoni (sec. XV) la cui travatura porta scolpite 180 figure a soggetto libero in atteggiamenti maliziosi. Singolare e affascinante è la cosiddetta “sala delle teste”, che prende il nome dalla decorazione del soffitto ligneo, le cui mensole sono intagliate con personaggi curiosi, talvolta scurrili, ed esseri fantastici e mostruosi.
Il castello rimase di proprietà dei Sarriod de la Tour fino al 1923 quindi passò alla famiglia Bensa di Genova. Dal 1970 appartiene alla Regione autonoma Valle d’Aosta, che lo ha aperto al pubblico nel 2003.
Castello Sarriod de la Tour – Orari e costi
Orari:
Da gennaio a marzo
Dal 1° ottobre al 5 novembre
Dal 7 al 31 dicembre:
aperto da martedì a domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00
Chiuso il 25 dicembre e il 1° gennaio
Da aprile a settembre:dalle 9.00 alle 19.00, tutti i giorni
Costo del biglietto di ingresso:
Intero: € 3,00
Ridotto: € 2,00 (comitive di almeno 25 persone paganti, studenti universitari, convenzioni specifiche)
Ridotto minori: € 1,00 (ragazzi di età compresa fra 6 e 18 anni, scolaresche)
Gratuito: bambini fino a 6 anni non compiuti, soggetti portatori di handicap in possesso della certificazione di cui alla legge 104/92 e loro accompagnatori, insegnanti e accompagnatori di scolaresche, in proporzione di 1 ogni 10 alunni.
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