Brutta doccia fredda per le persone che fanno accreditare stipendio e pensione sul proprio conto corrente. Ecco cosa sta accadendo e cosa si può fare.
Negli ultimi anni si è assistito a un netto potenziamento degli strumenti tecnologici legati al sistema bancario. Oggi sono diventati molto più comodi, facili da usare, portatili. Tra di essi spicca l’accredito dello stipendio e della pensione che tante persone scelgono per diversi motivi. Ma quale stangata è in arrivo? Ecco tutti i dettagli.
Ormai con uno smartphone e una connessione internet si possono fare tantissime cose. Oltre a ordinare cibo, viaggi cose, ecc… si possono portare virtualmente le proprie finanze con sé pagando tramite la App della propria banca. Sempre più persone di qualsiasi età usufruiscono di questo servizio, ma anche dell’accredito sul conto che è sempre più diffuso.
Dopotutto viviamo in un mondo moderno dove in alcuni Stati praticamente quasi non si usa più il contante per effettuare pagamenti di piccolo conto o magari usufruire dei mezzi pubblici. Per questo motivo bisognerebbe favorire queste abitudini e insegnare anche a chi ha meno dimestichezza con questi strumenti a provare ad utilizzarli, dopotutto il progresso va in questa direzione.
Purtroppo però chi si fosse già immesso su questo cammino da tempo e usasse per esempio il conto corrente per accreditare stipendio o pensione potrebbe incorrere in una spiacevole sorpresa. Di cosa si tratta? Ecco tutti i particolari.
Questo non è un buon periodo per lavoratori e pensionati. Lo dimostrano i tanti aumenti in corso e all’orizzonte. Tra di essi ce n’è uno particolarmente inviso a moltissime persone che si affidano al conto corrente per gestire diverse operazioni. Altroconsumo e Il Corriere della Sera hanno notato che i costi di gestione del conto corrente sono aumentati dell’8-9%.
Apparentemente sembrerebbe un incremento trascurabile, ma non lo è. Per chi arriva a fine mese col fiato sul collo o magari è in un’età in cui può fare affidamento solo sull’entrata della pensione questo aumento incide e grava ulteriormente sulle spalle già oberate di spese. Davanti a questo funesto scenario però non bisogna arrendersi, perché si può fare comunque qualcosa.
Per esempio si può trovare l’istituto che abbia le spese di gestione più economiche e agire di conseguenza. Certo, può essere scomodo dover effettuare le procedure per lasciare il proprio istituto di credito per trovarne un altro, ma bisogna sempre considerare i benefici.
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