Nel corso di questo inizio di estate 2023 cresce l’allarme per l’aumento delle zanzare. Spuntano casi di virus del Nilo in Italia: i dettagli.
Le zanzare sono sicuramente tra gli animali più fastidiosi per l’essere umano e si sa che l’estate è il loro habitat naturale. Purtroppo però in quest’anno sono aumentati i casi di virus del Nilo all’interno della penisola, andiamo quindi a vedere che cosa sta succedendo.
Le zanzare sono tra gli insetti più comuni durante la stagione estiva e sono tra i più fastidiosi. Le loro punture possono causare bruciore ed è più frequente trovarli in ambienti umidi ed acquatici. A pungere gli esseri umani sono soprattutto le femmine visto che queste dovranno nutrirsi di sangue per poter depositare le uova. Con la globalizzazione, inoltre, bisogna fare molta attenzione dal momento che possono portare anche delle malattie. Il caso più eclatante è quello del virus del Nilo, con casi in continuo aumento nella penisola.
La diffusione della malattia è dovuta anche alla tendenza del riscaldamento in Europa, con il clima caratterizzato da ondate di calore ed inondazioni sempre più frequenti e con dei grossi effetti sul nostro ecosistema. Questi fenomeni creano un ambiente favorevole specialmente per le zanzare invasive come possono essere l’Aedes albopictus e l’Aedes aegypti. A lanciare l’allarme in queste ore ci ha pensato l’Ecdc, il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Andiamo quindi a vedere tutti i dati pubblicati.
Estate, le zanzare invadono l’Italia: cresce la preoccupazione per il virus del Nilo
L’Ecdc ha quindi voluto lanciare l’allarme riguardante il virus del Nilo anche in Italia. La preoccupazione è che possano salire i casi e i morti da dengue, chikungunya e febbre del Nilo occidentale. Nel corso del 2022 all’interno dell’Unione Europea e nel See sono stati segnalati ben 1.133 casi e 92 morti dovuti proprio all’infezione da virus del Nilo. L’Italia detiene il primato in questa classifica con ben 723 casi segnalati localmente.
Come riporta il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, la zanzara Aedes albopictus si è insediata dieci anni fa all’interno dei paesi dell’Unione Europea e See con 114 regioni colpite. Adesso invece è presente in 13 paesi e ben 337 regioni. Una tendenza in crescendo e che preoccupa vista la diffusione geografica di queste zanzare invasive. A parlare del problema ci ha pensato Andrea Ammon, direttrice dell’Ecdc all’interno della zona di comunicazione del centro.
Secondo le parole di Ammon, se si continua così i casi potrebbero crescere ulteriormente ed insieme a loro anche i decessi causati da dengue, chikungunya e febbre del Nilo occidentale. Gli sforzi dei paesi europei quindi si devono concentrare soprattutto sul controllare le popolazioni di zanzare e migliorare le misure di protezione individuale. Come ricorda l’Ecdc è possibile controllare le popolazioni di zanzare con l’eliminazioni di fonti d’acqua stagnante, l’uso di larvicidi ecologici e soprattutto l’aumento della consapevolezza della comunità sul controllo delle zanzare.