Hai mai sentito il termine ambiverso? Potrebbe essere proprio com’è la tua personalità e non lo sai ancora.
Di solito si dividono le persone in due categorie ben precise distinte, ossia chi è estroverso e chi è introverso.
Le persone estroverse prendono la loro energia dal contatto con le altre persone, nel passare il tempo in compagnia ed essere sempre al centro dell’attenzione. Le persone introverse invece preferiscono rimanere più in disparte e si ricaricano nel passare il tempo da sole nel relax più totale. Alcune persone però si collocano a metà di queste due definizioni e sono chiamate ambiverse.
Cosa significa essere ambiverso e come capire se lo si è
Secondo un esperto, ossia Adam Grant, ricercatore della Wharton School of Business, la maggior parte della popolazione mondiale è ambiversa, piuttosto che rientrare tra le altre due categorie. Essere ambiversi in poche parole significa adattare il proprio comportamento in base alla situazione. “Gli ambiversi tendono a bilanciare di tempo trascorso da soli, con quello in mezzo agli altri”, sono le parole riportate dalla psicologa Marianne Trent. Secondo lei queste persone ascoltano con molto interesse quello che gli altri hanno da dire e al tempo stesso non sembrano troppo fiduciosi né eccitati.
Proprio perché le persone ambiverse sono degli ottimi ascoltatori agli occhi degli altri risultano particolarmente affidabili. Sono inoltre capaci di adattarsi con facilità a diverse situazioni, per cui è difficile che si sentano fuori luogo quando sono in compagnia di molte persone o che soffrano di solitudine quando sono a casa da soli. Un altro tratto che contraddistingue le persone ambiverse è la loro grande attenzione nel pensare due volte prima di parlare.
Secondo la ricerca svolta da Adam Grant le persone ambiverse guadagnano il 24 % in più rispetto a chi è introverso e il 32 % in più rispetto a chi ha estroverso, proprio grazie alla loro grande versatilità. Dall’altra parte però, chi è ambiverso rischia di non essere capito appieno da chi lo circonda per via del suo modo di essere così diverso in base ai contesti in cui sta vivendo.
Per chi non si riesce a identificare in nessuna delle due categorie tra estroversi ed introversi, questa terza potrebbe essere la risposta che si stava cercando per capire perché il proprio carattere è così variabile. Di sicuro essere ambiversi porta a grandi vantaggi per le interazioni sociali.