Quanti di noi sarebbero disposti a vivere in un camper? Ecco svelato quanto si può risparmiare rinunciando ad una casa
Vivere in un camper comporta la rinuncia a tutta una serie di comodità, ma il risparmio è davvero notevole. L’Italia da questo punto di vista è un popolo tradizionalista, infatti siamo legati al mattone e al concetto della casa di proprietà. Questo non sarebbe neanche un male se non fosse che, nell’ultimo anno, il potere di acquisto è decisamente crollato. In città come Milano, Roma e Firenze, con uno stipendio medio, si riesce a comprare giusto un bilocale e certamente non in centro.
Senza contare poi che oggi accollarsi un mutuo può diventare un vero problema: i continui aumenti dei tassi di interesse voluti dalla Banca Centrale europea costringono a fare i conti con rate sempre più alte. A ciò bisogna aggiungere le bollette che, bonus o meno, sono sempre più alte. Alla fine molti di noi lavorano solo per pagare mutuo o affitto e bollette.
Ecco quanto si risparmia vivendo in un camper
La voglia di mollare tutto e andare a vivere in un camper, almeno una volta nella vita, è balenata in testa a tutti. Tuttavia a frenare è la paura di dover rinunciare a troppe comodità.
Oggi in alcuni quartieri di Milano e di Roma, le case costano tra gli 8000 e i 10.000 euro al metro quadro: con 11.000 euro potete comprarvi un intero camper su cui vivere e viaggiare. Certo, non sarà un camper nuovissimo e super accessoriato con cui viaggiare tutto il mondo, ma per viverci andrà benissimo.
L’arredamento in media può arrivare a costare sui 250 euro. Il trucco, anche qui, è cercare nei mercatini dell’usato oppure sui siti che vendono cose usate in buono stato.
Passiamo ora alle bollette: quella dell’energia elettrica si azzera in quanto il camper viene riscaldato dalla luce naturale del sole che viene adeguatamente sfruttata grazie ai pannelli solari. Per cucinare si può ricorrere al fornello a gas: la spesa, solitamente, si aggira intorno ai 30 euro ogni 2 mesi. Inoltre con il camper non si deve nemmeno pagare l’affitto di suolo pubblico se viene posteggiato in alcune zone specifiche.
Il risparmio, quindi, è notevole. Bisogna tenere conto, però, di tutte le rinunce a cui si va incontro: niente cene con gli amici perché sul camper non si può certo stare in 10 e, comunque, non si ha una cucina attrezzata a disposizione. Niente bagno con vasca, di solito niente lavastoviglie. Una vita un po’ spartana che, sicuramente, non è adatta proprio a tutti. Magari può essere divertente e conveniente per un periodo, ma a lungo andare può stancare.