Un cammino quello di San Francesco che dona nuovo vigore, forza e benessere spirituale. Perché farlo e cosa ci offre questa esperienza.
Ogni anno, quando inizia la bella stagione, tutti noi apprezziamo una bella passeggiata nella natura. Anzi. Spesso, chiacchierando con qualcuno che lo ha fatto o che è in procinto di farlo ci viene voglia di provare noi stessi.
Di cosa stiamo parlando? Dei Cammini. Rotte percorse dai pellegrini che volevano arrivare ad alcuni luoghi di culto ben precisi, come Roma, Santiago o Assisi. E proprio per giungere in quest’ultima località il famigerato Cammino di Francesco è talmente bello ed emozionante che viene voglia di partire subito.
Il Cammino di Francesco: due strade verso Assisi
Intraprendere un cammino, sia che siate religiosi o meno, significa immergersi in una sorta di viaggio introspettivo e spirituale con voi stessi. La Via di Francesco, nello specifico è un cammino meraviglioso che porta i pellegrini ad attraversare luoghi magici, panorami incantevoli caratterizzati da storia e spiritualità. I percorsi principali sono due: quello del nord e quello del sud entrambi con destinazione finale Assisi.
Il cammino del nord inizia da La Verna ed è lungo circa 189 chilometri. Si attraversa la Toscana, l’Umbria e borghi meravigliosi dove ammirare anche opere d’arte incredibili e di grande valore. Si seguono anche dei luoghi importanti per la vita di San Francesco come il Santuario della Verna e Pieve Santo Stefano.
Il percorso sud invece è molto più lungo. Parte da Roma e si devono percorrere 247 chilometri. Anche questo cammino si immerge in panorami bellissimi della campagna laziale e umbra attraversando borghi storici cari alla vita di San Francesco. La destinazione finale è Assisi, città cruciale per il Santo. La meta che i pellegrini raggiungono colmi di nuova linfa vitale e con il cuore ricolmo di sensazioni che si ricorderanno per sempre.
Qualunque sia la vostra scelta il Cammino di Francesco offre un’esperienza di vita unica ed inestimabile. Si cammina, certo, ma si riflette. Si è soli con se stessi, con i proprio pensieri e spesso si riescono anche a risolvere dubbi e crucci personali proprio perché si parla con se stessi senza la frenesia della vita quotidiana. Un dono prezioso visto che siamo immersi in un’epoca in cui poter dialogare con il proprio io è così difficile. Le distrazioni come il cellulare, il computer e gli impegni di ogni giorno ci travolgono e spesso non abbiamo né tempo né modo di riflettere su cosa è veramente importante.