Le isole che formano il famoso arcipelago sono (in ordine di grandezza): San Domino, San Nicola e Caprara la più famosa e poco distante. Esiste poi un altro piccolo isolotto che si chiama Cretaccio ed un’isola completamente disabitata distante varie miglia da San Dominio c’è l’isola di Pianosa.
Una leggenda ed un mito raccontano della nascita delle isole Tremiti: si narra che l’eroe greco Diomede in seguito alla guerra di Troia si rifugiò nella Daunia insieme ai suoi compagni di battaglia. La leggenda vuole che alla morte di Diomede i militari siano trasformati in uccelli simili a gabbiani (le diomedee, appunto). Da qui il nome isole Diomedee all’arcipelago delle Tremiti.
Le grotte e le cale di tutte le isole Tremiti sono state negli anni modellate dal fenomeno dell’erosione causata dalle continue mareggiate. Nonostante questo, persistono spettacoli naturali non riscontrabili i nessun altro territorio; come la Cala degli Inglesi, Cala Matano, Cala dei Turchi, Cala degli Schiavoni.
Poi ci sono le mete che non si possono perdere programmando l’itinerario delle isole Tremiti: la Grotta delle Viole, che prende il nome dai colori che assume e che sono dovuti alle correnti ed ai riflessi della luce; la Grotta del Bue marino e la Grotta del Sale.
Sono i fondali a regalare le emozioni più belle e di paesaggi più particolari; il paesaggio sopramarino è per molti tratti simile ai paesaggi tipici del Gargano. I fondali, invece, sono a detta di chi li vive e li racconta, un’esperienza emozionante.