Arrivati a Monterosso al Mare, ci troviamo nelle Cinque Terre. Tra carrugi e piazzette, si respira l’aria dei luoghi cari a Montale. Qui, il futuro premio Nobel trascorreva, bambino, le estati. Qui, tra “orti assetati” e “creuza de mà“, davanti a “un mare che scaglia a scaglia, livido muta color“, nascevano alcune delle sue più belle poesie.
Con una buona edizione degli “Ossi di Seppia” sottobraccio, si può girovagare alla ricerca delle magiche corrispondenze e delle cose familiari al poeta. Un punto fermo è Villa Montale d’inizio Novecento, costruita dinanzi alle cave del Mesco, nella zona di Fegina (visibile solo dall’esterno).
Percorsi guidati sono organizzati annualmente dal Parco letterario Eugenio Montale. Al seguito di un naturalista, una guida e un attore, si segue un itinerario che parte dalla Villa delle due palme. Tra vicoli, uliveti e spiagge, si arriva al cimitero, dove si trova la tomba di famiglia, che risiede a Monterosso dal Seicento. Un attore legge alcune liriche. Saltuariamente, sono abbinate delle cene montaliane, ispirate ai piatti tipici citati dal grande scrittore.
Monterosso ha una bella e attrezzatissima spiaggia e vanta pregevoli monumenti. Opportuna una visita alla chiesa di San Francesco annessa al convento dei Cappuccini, che cela una preziosa Crocefissione di van Dyck. Il percorso continua con la medievale Torre Aurora e la chiesa di San Giovanni Battista, d’aspetto gotico-ligure. Per i volenterosi, è consigliabile un’escursione al settecentesco Santuario di Nostra Signora di Soviore, che comunque può essere raggiunto anche in macchina. Si tratta del più antico santuario mariano della Liguria.
Vernazza, dove spicca la chiesa di Santa Maria d’Antiochia, d’aspetto gotico-ligure, è una base ideale per le escursioni. Tutto il Parco naturale delle Cinque Terre è uno dei migliori ambienti per il trekking, gite a cavallo o in mountain bike. Ci sono sentieri per tutti i gusti: marini e montani e di diversa difficoltà. Bisogna soltanto fare attenzione ai colori delle segnalazioni: l’azzurro indica quelli percorribili da tutti, i versi o i rossi sono itinerari più difficoltosi.
Da Vernazza, per esempio, l’itinerario 8 conduce in località Reggio. Qui sorge il santuario di Nostra Signora di Reggio, databile XI secolo: la chiesa è popolarissima perché da secoli avvengono misteriose guarigioni. Gli eventi prodigiosi si verificano dopo che il malato si è posto in una nicchia di mezzo metro, nella navata destra, detta “la finestra della Madonna”.
Il sentiero 7 porta in circa 3 ore a Riccò del Golfo, passando per la Sella della Cigoletta (a 605 metri). Per chi preferisce un percorso più semplice, l’itinerario azzurro numero 2, quello classico, porta a Monterosso (a ovest) o a Riomaggiore (a est). Vegetazione mediterranea, tra uliveti e vigneti, anemoni, orchidee, corbezzoli e ginepri.
Corniglia, a metà strada tra Vernazza e Manarola, è il più piccolo comune delle Cinque Terre, e il più elevato sul livello del mare. La vista panoramica raggiunge livelli altissimi. Paragonabili a quelli del suo vino, noto fin dall’antichità. Alcune anfore vinarie, infatti, rinvenute a Pompei, riportano l’antico nome Cornelia. La spiaggia, in posizione protetta, è ideale per chi ama la riservatezza e il massimo contatto con la natura. La bella chiesa di San Pietro, costruita tra il 1334 e il 1351, mescola gotico e barocco. Da notare, su un fianco, il bassorilievo che raffigura un cervo, emblema di Corniglia.
Il tratto che lega Riomaggiore a Manarola è uno dei più spettacolari e conosciuti delle Cinque Terre. Una passeggiata di quattro km, che inizia proprio vicinissimo alla stazione ferroviaria di Riomaggiore. Per la romanticità del luogo è stata ribattezzata Via dell’Amore. L’ideale è compiere l’itinerario con tutta calma, assaporandone i profumi mediterranei.
Strada facendo, non è difficile trovare l’occasione per qualche puntino. Consigliato il pesce, ottimo nei ristoranti di Riomaggiore o Manarola. I più avventurosi possono invece cimentarsi in acrobatici tuffi dalle scogliere.
Riomaggiore è anche sede del Parco naturale delle Cinque Terre. Il paese è sovrastato da un castello eretto in passato come difesa dai Saraceni. Da vedere la chiesa dedicata a San Giovanni Battista che risale al 1340. Nei pressi, si trova la casa di Telemaco Signorini, esponente di punta, con i pittori Fattori e Lega, dei Macchiaioli. Ed è particolarmente piacevole un’escursione al santuario di Montenero, raggiungibile anche con un trenino a cremagliera.
A sud di Riomaggiore si trova la Torre Guardiola, sede di un interessante Orto Botanico. Siamo alla Punta di Montenero, un luogo conosciutissimo dai sub che fino a Punta del Mesco possono beneficiare di fondali straordinari.
A Manarola, frazione di Riomaggiore, si visita la gotica chiesa di San Lorenzo. Su una collina, sopra il paese, durante le feste natalizie viene realizzato uno straordinario presepe vivente, cui partecipano centinaia di figuranti, conosciuto in tutto il mondo. A Volastra, un’escursione interna porta al romanico santuario della Nostra Salute.