Santa Maria di Leuca è un centro balneare e peschereccio, nell’insenatura tra Punta Ristola e Punta Meliso: sorge in una magica posizione, dove da sempre si crede che il Mare Adriatico e il Mar Ionio si incontrano. Ma, aldilà delle convenzioni, il fatto che da Santa Maria di Leuca sia talora visibile, in determinate condizioni, una linea di separazione longitudinale, ben distinguibile cromaticamente (dovuta in realtà all’incontro fra le correnti provenienti dal Golfo di Taranto e quelle dal canale d’Otranto), ha da sempre suggerito alla fantasia popolare un confine fisico fra i due mari. Niente di più sbagliato, infatti da tutte le cartine nautiche e dagli accordi internazionali il Mar Jonio e il Mar Adriatico si incontrano a Punta Palascia nei Pressi di Otranto.
Perla dell’estremo lembo d’Italia, si adagia in un tratto di costa alternato da scogliere e piccole calette di sabbia. Le numerose grotte sono di grande interesse storico e naturalistico e i fondali marini sono un vero e proprio paradiso per il turismo subacqueo.
Con un entroterra prodigo di storia e cultura, di paesaggi splendidi da ammirare, di sontuose e colorate ville ottocentesche che declinano verso il lungomare. Una scalinata di 184 gradini collega la Basilica al sottostante porto facendo da cornice all’Acquedotto Pugliese che sfocia in mare. Il porto fu cominciato a costruire nel 1906 ma, con lo scoppio della prima guerra mondiale, i lavori dovettero fermarsi; i cantieri si riaprirono conclusa la guerra e si giunse nella marina nel 1939. La monumentale scalinata e la colonna romana furono inviate dal Duce. La cascata è stata aperta diverse volte in sessant’anni.