Montagna%2C+cosa+succede+al+tuo+corpo+se+raggiungi+i+4000+metri%3F
itinerariit
/itinerari-in-montagna/montagna-cosa-succede-al-tuo-corpo-se-raggiungi-i-4000-metri-12857/amp/
Itinerari in Montagna

Montagna, cosa succede al tuo corpo se raggiungi i 4000 metri?

Published by
Fabio Meneghella

Sono in molti a chiedersi cosa possa succedere al corpo umano se si raggiungono i 4000 metri di quota. Una ricerca ha svelato tutto.

Gli esseri umani hanno sempre avuto la voglia e il desiderio di superare i propri limiti. Per questo motivo la montagna è sempre stata presente nella mente umana, poiché è il posto perfetto per testare i limiti e per sfidare se stessi. L’uomo che più di tutti ha superato se stesso e i propri limiti è Reinhold Messener. Quest’ultimo il 16 ottobre 1986 è diventato il primo uomo ad aver scalato le 14 vette superiori agli 8.000 metri sul livello del mare.

Oggi, la montagna è anche un luogo perfetto per una vacanza ricca di relax, di natura e di aria pulita. Tuttavia, molte persone sognano di seguire il percorso intrapreso dai grandi scalatori della storia. Perciò, si cerca di capire cosa potrebbe succedere al proprio corpo qualora si superassero i 4.000 metri di quota.

Come prepararsi per i 4.000 metri

Chiaramente arrivare alla cima di una montagna alta 4.000 metri è un’esperienza emozionante. Tuttavia, per riuscirci occorre tanta esperienza e molta conoscenza tecnica, come ad esempio il modo in cui si utilizzano picozza e ramponi. Ma come ci si prepara fisicamente ad un’impresa del genere? Innanzitutto bisogna incominciare ad allenare il fiato, poiché a quelle altezze l’aria scarseggia e i polmoni non riescono a lavorare come dovrebbero. Tutto questo si verifica perché più in alto si va e più la pressione atmosferica diminuisce. Quindi, il segreto è riuscire a respirare in modo profondo e lento, con l’obiettivo di abbassare anche la frequenza cardiaca e di distribuire meglio l’ossigeno di cui l’organismo necessita. Inoltre, un altro consiglio molto importante è cercare l’acclimatamento, cioè adattarsi al nuovo ambiente.

come reagisce il corpo a 4000 metri – itinerari.it

Molte persone pensano che sui 4000 metri l’ossigeno diminuisca, ma non è così. In realtà, ciò che diminuisce è la pressione non le molecole di ossigeno, perciò occorre adattarsi all’ambiente per cercare di acchiappare quelle molecole di ossigeno, che per la bassa pressione si trovano più lontane tra di loro. Chiaramente il corpo umano riesce ad adattarsi, ma bisogna avere pazienza, soprattutto perché ogni individuo ha dei tempi diversi rispetto ad un altro essere umano. Per la precisione, quando una persona arriva ai 4000 metri incomincia a respirare molto più velocemente e in modo più profondo, per colmare la mancanza di ossigeno (come scritto in precedenza, l’organismo ha l’illusione che l’ossigeno sia poco, ma in realtà è la bassa pressione che allontana le molecole di ossigeno). E non solo: in quel contesto incominciano ad aumentare anche i globuli rossi del sangue, per cercare di trasportare più ossigeno possibile dai polmoni al resto dell’organismo.

Fabio Meneghella

Recent Posts

Quando e dove mangiare i panzerotti più deliziosi? I segreti per una cottura da maestro

I panzerotti sono una delle prelibatezze più amate della cucina italiana, simbolo della tradizione gastronomica…

1 mese ago

La meta esclusiva scelta da Fedez: quanto costa il vero lusso e perché non potremmo permettercelo

Il famoso cantante, vista la mancanza dei figli sotto Natale, ha deciso di concedersi una…

1 mese ago

In provincia di Frosinone c’è una strana tradizione nel giorno di Santo Stefano.

La strana tradizione in provincia di Frosinone che a Santo Stefano ancora commuove tutti, dal…

1 mese ago

Un viaggio insolito a Roma: esplora lo splendore barocco di un palazzo nascosto

Se desideri arricchire la tua esperienza romana andando oltre i percorsi tradizionali, una visita una…

1 mese ago

Natale finisce, ma il cibo no. 3 ricette per riutilizzare gli avanzi e avere piatti appetitosi

Quando il Natale finisce, in molte case italiane la festa sembra continuare per giorni, soprattutto…

1 mese ago

Vacanze vecchio stile: come si faceva prima a prenotare e a giungere sani e salvi sul posto senza perdersi?

C’erano una volta le vacanze “vecchio stile”, quelle che oggi guardiamo con una certa nostalgia…

1 mese ago