Si tratta di un insediamento sabino risalente al 293 a.C e conquistato dai Romani nei secoli successivi.
Il nome Amiternum deriva dal fiume Aterno che anticamente attraversava questo luogo, fino all’età augustea il complesso fu sotto i romani successivamente divenne municipio. I resti archeologici che si possono ammirare oggi sono rappresentati da un anfiteatro e da un teatro risalente all’epoca augustea.
Sono ancora visibili alcuni elementi della scena, l’impianto architettonica e l’acustica perfetta resa possibile grazie alla scavatura a fianco di una collina. Un tempo il teatro riusciva ad ospitare fino a 2000 persone. L’anfiteatro ha delle dimensioni notevoli e infatti poteva ospitare fino a 6000 spettatori. Oggi rimangono ancora visibili le vestigia in laterzio e le murature del perimetro.
A fianco dell’anfiteatro, gli scavi hanno portato alla luce un edificio tardo romano a carattere pubblico, caratterizzato dalla presenza di numerosi mosaici e affreschi.
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