Bronte, la patria del pistacchio verde di Sicilia

Esistono luoghi noti per un singolo particolare che fa di loro un’icona a livello mondiale. Uno tra questi è certamente Bronte, un piccolo comune siciliano, poco distante da Catania e noto in tutto il mondo per la sua produzione di pistacchi. Oltre al rinomato valore gastronomico, però, Bronte racchiude in se un misto tra storia, leggende e curiosità tutte da scoprire.

Cosa vedere a Bronte

Decretata “città d’arte” nel 2002, Bronte è un paesino fatto di vicoli stretti e di ripide scalinate. Da qui è possibile ammirare l’Etna in tutta la sua bellezza, proseguendo per le tante Chiesette sparse per il paese. Ecco i principali posti da visitare per chi desidera esplorare questo luogo:

  • Il castello di Nelson. Forse il monumento più visitato dai turisti e noto anche come Ducea. Fondato nel XII secolo dalla regina Margherita di Navarra come abbazia dedicata alla Madonna, è divenuto particolarmente famoso per essere stato donato (insieme al titolo di Duca) all’ammiraglio inglese Horatio Nelson. Oggi è un museo nel quale si dice risieda un fantasma.
  • Real Collegio Capizzi, sorto nel XVIII secolo per volere del sacerdote Eustachio Capizzi che fondò un centro scolastico e culturale al fine di combattere l’analfabetismo
  • Corso Umberto, via principale e vena pulsante del paese dove si riversa la gente per le sue passeggiate
  • Le Chiese tra le quali si ricordano la Chiesa di Santa Maria (nel complesso della Ducea dei Nelson), la Chiesa del Sacro Cuore e quella di San Silvestro

Curiosità

  • Secondo la leggenda, Bronte ha avuto origine dai Ciclopi e, più precisamente, dal Ciclope Bronte (che significa tuono) e dai suoi fratelli Sterope (lampo) e Piracmon (Incudine ardente). Al servizio del Dio Vulcano, i tre lavoravano in una fucina all’interno dell’Etna, fabbricando i fulmini di Giove e le armi usate dagli eroi
  • Tornando al fantasma che si pensa risieda nel castello di Nelson, pare che ai tempi abbia spaventato il poeta scozzese William Sharp e la musicista inglese Maude Valerie White. Ad oggi la sua identità è ancora sconosciuta
  • Le famose sorelle Charlotte ed Emily Brontë, in realtà si chiamavano Prunty. Il padre cambiò cognome in Brontë in onore di Horatio Nelson che qualche anno prima era diventato il Duca dell’omonima cittadina

E per concludere in dolcezza, passiamo al famoso pistacchio di Bronte DOP. Il tesoro, nonché vero protagonista del luogo, che ha reso Bronte famoso in tutto il mondo. Ad esso è dedicata una sagra annuale che si svolge nel mese di Settembre e che è assolutamente imperdibile per gli amanti del prezioso oro verde che, in questa occasione, viene declinato in tutte le sue forme.

Se avete già deciso di passare uno o più giorni in questa zona o nella vicina Catania, non dimenticate quindi di provare, brioche (qui si chiamano cornetti), granite e dolci di qualsiasi tipo, ovviamente al pistacchio. Qui potrete sperimentare il particolare gusto del pistacchio brontese anche in versione salata. Questa comprende un’ottima pasta realizzata appositamente con la farina di pistacchio, le penne al pistacchio (famose in tutta la Sicilia), le arancine etc…

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