Oggi vi portiamo a Buonconvento, un borgo antico ricco di storia e cultura, il suo nome deriva dal latino bonus conventus, significa comunità felice e fortunata.

Vista l’ottima posizione di Buonconvento con la vicinanza tra i fiumi Arbia e Ombrone e la terra fertile circostante e davvero difficile credere che questo luogo abbia attraversato un periodo di crisi in passato. Un tempo centinaia di viandanti interrompevano il loro viaggio per alloggiare e rifocillarsi in queste zone.

La prima particolarità che si nota arrivati a Buonconvento è la robusta cinta muraria trecentesca, che conserva ancora la forma architettonica originale. Un tempo tutta la cinta "conservava" il borgo come se fosse un bene prezioso da non oltrepassare. Le uniche due aperture presenti all’interno del borgo, che ne permettevano l’accesso erano Porta Senese e Porta Romano.

Nonostante il passare del tempo il borgo è rimasto pressoché intatto anche se ha subito grandissime trasformazioni a partire dall’800. La via nobile di Buonconvento conserva dei meravigliosi palazzi di potere come Palazzo Podestarile con una torre civica risalente al XIV secolo, Palazzo Comunale con la sua facciata in mattoni e Palazzo Taja, realizzato grazie al volere di una nobile famiglia.

Di fronte a questi edifici di lusso si trova Palazzo Borghesi, risalente al XIV secolo, un tempo luogo di ristoro di una famiglia senese, accanto ad esso ecco il Palazzo del Glorione, un tempo utilizzato come ospedale mentre oggi è la sede del Museo della Confraternita della Misericordia.

Da visitare anche la Chiesa di SS. Pietro e Paolo con uuna facciata caratterizzata da antichissimi mattoni, le forme attuali di questo luogo di culto sono state realizzate durante l’ultimo restauro del settecento. Proprio in questa chiesa nel 1313 morì l’imperatore Arrigo VII. Il prodotto del borgo sono i vini dal bianco Val d’Arbia, l’Orcia rosso e Bianco, mentre come piatti vengono proposti: panzanella, fettunta, pici con le briciole, pappardelle al sugo di lepre e taglioli in passato di ceci.