L’Arco fu dedicato dal Senato all’imperatore Costantino per commerare la sua vittoria in battaglia contro Massenzio nel 312. L’Arco ha tre fornici, una centrale con un passaggio più grande e due laterali più strette. L’opera è magnifica ed imponente ed aveva un chiaro fine propagandistico come la maggior parte di quelle che seguivano battaglie intestine. La struttura è disseminata di tondi, rilievi e sculture che, nell’intenzione di Costantino, dovevano richiamare alla mente le figure degli imperatori Traiano, Adriano e Marco Aurelio che avevano regnato poco prima di lui e che la popolazione di Roma li identificava come "buoni sovrani".
Le opere architettoniche quindi, da una parte raffigurano scene di guerra di questi tre imperatori e dall’altra celebrano la vittoria di Costantino su Massenzio.
Poco distante dal Colosseo era collocata anche Meta Sudans, la grande fontana di cui oggi restano soltanto le rovine. Alta quasi 18 metri, fu costruita intorno al I secolo. Il nome pare derivi dalla sua forma che rappresentava la meta attorno alla quale si doveva svoltare nei circhi; sudans perchè pare sudasse. Fu completamente demolita durante il ventennio fascista durante i lavori di costruzione dell’attuale Via dei Fori Imperiali.
La zona dove è costruito il Colosseo stesso faceva parte dell’enorme Domus Area originaria voluta da Nerone. Il Palazzo, costruito tra il 64, anno del grande incendio che devastò Roma, ed il 68, anno della morte dell’Imperatore, occupava ben 250 ettari ed una superficie di 2,5 kmq. La sua magnificienza era anche la sua stravaganza: i rivestimenti in oro – da qui il nome – dominavano l’abitazione che era solo una parte della struttura dal momento che la maggior parte della superficie era occupata da giardini e da aree aperte dove Nerone teneva delle feste.
Dalla sua morte però gli Imperatori che gli successero ne limitarono l’ampiezza e la "restituirono" alla città. La Domus Area ha subito il processo di stratificazione architettonica come molte altre opere romane. Oggi è possibile visitarne il vestibolo che mantiene intatto il suo fascino, così come sono sopravvissute in ottime condizioni alcune opere d’arte in esso contenute.
Questo è solo uno dei tanti itineari alla scoperta delle incredibili bellezze della capitale italiana.