Sono passati anni da quando le fiamme hanno avvolto Notre-Dame, è arrivato il momento di vedere i risultati del restauro!
Nel cuore di Parigi, sull’Île de la Cité, la maestosa cattedrale ha visto passare secoli di gloria, fede, rivoluzioni e, recentemente, tragedie. Costruita a partire dal 1163 sotto lo sguardo ambizioso del vescovo Maurice de Sully e completata dopo quasi due secoli di lavoro, Notre-Dame è sempre stata una testimone silenziosa e imponente della storia francese.
Con i suoi archi rampanti e i dettagli scolpiti a mano che raccontano storie bibliche e regali, la cattedrale è un capolavoro assoluto del gotico francese. Ha ispirato scrittori, poeti e viaggiatori da tutto il mondo, con le sue vetrate caleidoscopiche, i gargoyle che sembrano prendere vita da un momento all’altro e quella guglia che, per secoli, sembrava toccare il cielo di Parigi. Ma poi, nel 2019, tutto è cambiato.
L’incendio che ha sconvolto il mondo
Era il 15 aprile 2019, una serata che sembrava ordinaria. Poi le prime fiamme hanno iniziato a danzare sui tetti di Notre-Dame. Mentre bruciava davanti agli occhi attoniti di milioni di persone in tutto il mondo, sembrava che una parte della storia si stesse sgretolando per sempre. In poco tempo, la cattedrale è diventata il centro di un dramma mondiale. Il tetto in legno, soprannominato “la foresta” per via della quantità di querce utilizzate, è crollato, insieme alla guglia ottocentesca di Viollet-le-Duc.
La buona notizia è che, nonostante i danni ingenti, il cuore di Notre-Dame ha continuato a battere. Le torri, le vetrate e gran parte della struttura principale sono sopravvissute. Da allora, grazie a uno sforzo internazionale senza precedenti, la tragedia è diventata il punto di partenza per un progetto di restauro straordinario. L’architetto Philippe Villeneuve ha guidato una squadra di esperti, mobilitando 200 aziende e oltre 2.000 professionisti. Oltre 846 milioni di euro sono stati raccolti da tutto il mondo per ricostruire la cattedrale, rispettando l’architettura originaria.
Oggi, Philippe Jost, presidente dell’ente Rebâtir Notre-Dame de Paris, descrive una cattedrale “diversa” ai nostri occhi: più luminosa, con i colori vivi delle vetrate e una pietra che brilla di un candore mai visto da secoli. Gli interni, completamente restaurati, mostrano decorazioni, statue e altari riportati a uno splendore che non si vedeva dalla fine del restauro di Viollet-le-Duc nel XIX secolo.
Cosa c’è di nuovo a Notre-Dame
Ma come si sentiranno i visitatori entrando di nuovo nella cattedrale? La conservatrice Marie-Hélène Didier parla di un vero e proprio “choc”: la semioscurità a cui molti erano abituati ha lasciato spazio a una luminosità che esalta ogni dettaglio architettonico.
Ma non è solo la cattedrale a essere stata restaurata; anche il modo di visitarla è stato rivoluzionato. La nuova app ufficiale “Notre-Dame de Paris” è stata progettata per gestire le migliaia di visitatori che, secondo le stime, saranno di circa 40.000 al giorno. L’app è del tutto gratuita e promette di rendere la visita più agevole.
Le prenotazioni sono state aperte il 3 dicembre per visite che sono stimate intorno ai 40-45 minuti. Una volta effettuata la prenotazione sull app, il biglietto arriva via email e andrà poi portato come conferma sul luogo o in versione stampato o in versione digitale, insieme ad un commento di identità.
La riapertura dell’8 dicembre 2024 segnerà un momento storico, con celebrazioni, concerti e messe speciali. E per chi vuole esplorare la cattedrale, il nuovo percorso di visita è stato progettato per essere un’esperienza simbolica che conduce “dalla tenebra alla luce”.
Ma il lavoro non si ferma qui. Nel 2025 inizierà una nuova fase di restauri. Insomma, Notre-Dame è tornata.