Per le vestigia del suo luminoso passato (è stata capitale tre volte: dell'Impero Romano d'Occidente, del Regno degli Ostrogoti, dell'Esarcato bizantino), Ravenna è una delle pochissime città del mondo a vantare ben otto monumenti dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.
Negli ultimi 10 anni la città ha conosciuto un periodo di grande espansione. Alla crescita demografica si è affiancata una serie di progetti architettionici che si concentrano in particolare attorno al canale Candiano, che collega la città al mare Adriatico. La Darsena di città e le antiche zone portuali sono al centro della rivoluzione urbanistica che la città conoscerà nel prossimi anni con la creazione di zone verdi, viali, zone a carattere commerciale, del polo nautico e del Tecnopolo per l'energia.
L’architettura religiosa predomina sui monumenti della città: fra le basiliche più importanti vi è certamente il Duomo, detto anche Basilica Ursiana, che è sede dell'arcidiocesi di Ravenna-Cervia; la Basilica di San Francesco, ricostruita nel X-XI secolo sopra ad un precedente edificio dedicato agli Apostoli e poi a San Pietro. Dietro l'umile facciata di mattoni, sono presenti una navata centrale e due navate laterali. Sono visibili frammenti di mosaico della chiesa primitiva sul pavimento. In questa chiesa fu svolta la cerimonia funebre di Dante Alighieri nel 1321.
Nella cappella di San Liberio era conservata la celebre statua giacente del giovane condottiero Guidarello Guidarelli, opera di Tullio Lombardo traslata nella Galleria Nazionale: “Giace la statua del defunto, chiusa nell'involucro rigido dell'armatura, le mani congiunte sulla spada, volta di tre quarti allo spettatore la testa, come tronco d'albero abbattuto”, così la descrive A. Venturi nella Storia dell'arte italiana.
Altra importante chiesa è quella di San Giovanni Evangelista, costruita nel V secolo da Galla Placidia come ex-voto dopo un naufragio. Parzialmente distrutta da un bombardamento alleato durante la Seconda Guerra Mondiale è stata ricostruita negli anni '50-'60 nella dua foggia originale.