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Itinerari nelle città d'arte

Cosa vedere a Udine in un giorno

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alessia

 

Udine è una città del nostro Paese veramente interessante. Certo non sarà in cima alle vette delle mete turistiche più gettonate, ma tuttavia non per questo deve essere un luogo da scartare! Basta pensare che una giornata a Udine può risultare piacevolissima. In molti lasciano infatti feedback positivi su questa piccola città. Oggi vediamo alcune sue attrazioni come il Duomo, il Castello e altre cose di Udine.

Di Udine si cominciano ad avere tracce storiche circa 1.200 anni fa, quando in un documento ufficiale del 983 viene citata la donazione del castello di Udine al patriarcato di Aquileia da parte dell’Imperatore Ottone II. Ed è proprio intorno al castello che ruota la storia della città friulana fin dai suoi albori, perché in seguito a quel conferimento imperiale, meno di un secolo dopo, il patriarca Bertoldo di Andechs decise di trasferirvi la sua sede da Cividale. Le poche case intorno alla rocca si trasformarono in una cittadina attiva e dedita al commercio, tanto che la prima cinta di mura si rivelò presto insufficiente per contenere lo sviluppo urbano: nel XIV secolo si procedette ad un allargamento dei confini con la costruzione di nuovi bastioni, in concomitanza con una lotta tra fazioni a favore o contro il patriarcato.

Le faide finirono nel 1420, quando la città (con tutta la zona circostante) passò sotto il dominio della Repubblica di San Marco, perdendo l’indipendenza ma guadagnando prestigio culturale ed economico: è sotto la Serenissima infatti che si sviluppano l’arte, la cultura e l’architettura, e proprio a quel periodo risalgono le opere urbane più significative.

La repubblica veneta cade solo nel 1797, e Udine (dopo un breve intermezzo napoleonico) entra a far parte del territorio lombardo-veneto sotto il dominio austriaco, per restarvi fino all’annessione al regno d’Italia, nel 1866, subito dopo la fine della terza guerra d’indipendenza.

In una visita ideale conviene partire proprio dal castello. Quello attuale è sorto sulle mura di quello dei patriarchi, risale al 1517, da un progetto di Giovanni Fontana e Giovanni da Udine. La struttura ha subito gravi danni in seguito al terremoto del 1976, ma nel giro di 15 anni ha gradualmente riacquisito la sua funzione di museo.

Particolarmente importanti i Civici Musei di Storia e Arte Antica che vi hanno sede dall’inizio del ‘900, il cui complesso è suddiviso in quattro sezioni: la Galleria d’Arte Antica, il Museo Archeologico, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e la Biblioteca d’Arte, Storia ed Etnografia. Al piano nobile sono conservati affreschi di notevole importanza: fra questi spicca Il Trionfo dei Cristiani sui Turchi di Giovanbattista Tiepolo. Da non perdere una visita alla chiesa interna di Santa Maria del Castello, sacello cristiano risalente al VI secolo e più volte modificato. Eleganti la facciata e il campanile rinascimentali, mentre l’interno – a tre navate con abside – è di forma romanica dove sono conservati resti di affreschi duecenteschi. Per accedere alla rocca bisogna incamminarsi lungo la salita da piazza della Libertà superando l’arco del Bollani – disegnato dal Palladio nel 1556 – e percorrendo il porticato Lippomano (1487, le forme sono gotico veneziane). Di grande suggestione il panorama dalla sommità: l’osservatorio, in dialetto friulano, è chiamato specola, e si apre su una distesa di tetti rossi, particolare architettonico caratteristico della zona.

Piazza della Libertà è salotto e punto centrale di tutta la vita sociale degli udinesi: un tempo era la piazza Nuova, poi diventata piazza Contarena, ma l’aspetto originale era molto simile all’attuale: un complesso armonioso di edifici in stile veneziano fra i quali spicca la loggia del Lionello, cioè il palazzo del Comune (1448-1486), simbolo dell’autonomia cittadina, realizzato su disegno dell’orafo udinese Nicolò Lionello; il rivestimento è a fasce in pietra rosa e bianca, il piano superiore è aperto da bifore e ornato da statue con baldacchini.

Dalla piazza si apre il porticato di San Giovanni, opera del 1533 di Bernardino da Morcote; il disegno è rinascimentale e si sviluppa su un lungo portico con colonne, sormontato da una elegante torre dell’Orologio, con leone marciano e due mori che battono le ore.

Fra le innumerevoli opere d’arte cittadine, particolari citazioni meritano il palazzo Arcivescovile e il Duomo. Il primo si affaccia sulla piazza del Patriarcato, e vi si trovano il Museo Diocesano e Galleria del Tiepolo, dove si possono ammirare alcune delle migliori realizzazioni del grande artista. Anche lo scalone d’onore è in parte affrescato da lui, e al primo piano si arriva al museo dove sono conservate straordinarie opere di scultura lignea raccolte fin dal XII secolo. Da qui si accede alla biblioteca in legno intarsiato, e suddivisa in stanze: Azzurra, Gialla, del Tribunale e del Trono, fino alla galleria degli Ospiti, anche questa affrescata dal Tiepolo con le storie dei patriarchi, considerata un gioiello dell’arte nazionale.

Il Duomo, nonostante i rimaneggiamenti, conserva le trecentesche forme gotiche; di grande interesse all’esterno i portali e all’interno le tre navate comunicanti: quella di destra è stata anch’essa dipinta dal Tiepolo. Belli l’altare marmoreo, i due organi con parapetti dipinti e i due colossali sepolcri, alle estremità. Dal presbiterio si accede al Museo del Duomo e da questo alla trecentesca cappella di San Nicolò e all’antico Battistero dalla bellissima volta a spicchi. A partire dall’800 la città ha acquisito particolare importanza nel commercio e nelle attività culturali, fino ad ospitare attualmente l’università e varie istituzioni culturali.

Sempre visitando Udine si possono ammirare attrazioni di tutto rispetto, proprio come nel caso del Parco del Cormor. Stiamo parlando di 30 ettari circa di verde, quindi boschi, prati e altro ancora. Ovviamente abbondano anche le zone dove fare pic-nic. Chi ha figli con se non potrebbe trovare posto migliore a Udine. È presente anche un giardino botanico nel parco in questione. Nel periodo estivo si anima con spettacoli e concerti. Vi sono anche bar e ristoranti ad aggiungere comodità a questo magnifico luogo.

Chi conosce Udine spende sempre un po’ del suo tempo e denaro in Via Mercatovecchio. Un’antica strada risalente ai tempi del Medioevo. Si tratta anche di un tragitto che porta al Castello della città. Curioso pensare che il nome “Mercatovecchio” deriva proprio da un’antico mercato il quale nacque nel lontano 1248. Ovviamente oggi questa via è considerata la zona più in dove fare spese folli! Qui vi sono negozi e negozietti, boutique, osterie e quant’altro. Bellissimi inoltre i palazzi nobiliari che costeggiano Via Mercatovecchio.

alessia

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