Benvenuti a Santa Severina, questo nome deriva dal greco Siberene ma non è stato mai trovato il secolo in cui questa località cambiò nome.
Per raggiungere Santa Severina dovrete raggiungere uno sperone di tufo che domina l’intera vallata. Nei giorni invernali, quando la foschia avvolge tutta la vallata, questo pezzo di tuffo sembra una nave di pietra e da questo sono nate tantissime leggende in tutto il territorio.
Vi piacerebbe ammirare da vicino le testimonianze rimaste dalla dominazione bizantina? Dovrete raggiungere il quartiere della Grecia, una zona orientale, dove le case sono tutte appiccicate le une alle altre come nell’antichità. A pochi passi da questa zona, troverete il rione della ludea, una zona anticamente abitata dagli ebrei.
Dal IX secolo fino all’XI Secolo la cittadina trascorse il periodo più favorevole e per ammirare le bellezze di quei secoli basta visitare l’antica Cattedrale, il Battistero, la chiesa di Santa Filomena e le altre rovine sparse sul territorio. Il più antico monumento bizantino fra tutti è proprio il Battistero, realizzato intorno al IX secolo.
Molto bella anche la chiesa di santa Filomena, un edificio di architettura bizantino normanno risalente all’XI secolo, all’interno della cripta un tempo era presente una bellissima acquasantiera di marmo, oggi trasportata all’interno del Museo Diocesano.
Il prodotto tipico di questa località è L’aranciaru, un’arancia dalla caratteristiche originali per via del terreno in cui viene coltivata. Mentre il piatto del borgo è la pasta chjna, ovvero rigatoni al forno con provola e salsiccia
Mappa Santa Severina
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