Secondo lago italiano per estensione (212 kmq), il Lago Maggiore è certamente il primo per bellezza.
Le sue sponde, ora aperte ad ampi scenari, ora chiuse quasi a voler custodire le preziose insenature nascoste nel verde, accompagnano il visitatore in un susseguirsi di ville e giardini che si specchiano nelle acque azzurre del lago.
E’ famoso per il suo clima mite tanto da consentire la coltivazione di flora di tipo mediterraneo. Vi crescono gli ulivi, i cedri, i limoni, e nei magnifici parchi e giardini vi prosperano piante esotiche rare.
Il Lago Maggiore comprende gioielli come l‘Isola Bella, l’Isola Madre, Villa Taranto e la caratteristica Isola dei Pescatori che richiamano turisti da tutto il mondo. Nel lago Maggiore sono presenti molte isole grandi, piccole o minuscole, divise tra le 8 del Piemonte, le 2 della Svizzera e l’unica in Lombardia, per un totale di 11.
Le innumerevoli località turistiche che lo circondano rendono il soggiorno del villeggiante sempre interessante e ricco di scoperte di posti nuovi e pittoreschi come l’Orrido di Sant’Anna, S. Caterina del Sasso, la Rocca d’Angera, il San Carlone e mille altri.
Le ascensioni alle cime che si specchiano nel lago offrono panorami di raro incanto.
Ma più che le parole sono le immagini che possono degnamente illustrare la straordinaria bellezza di questo lago, mirabile dono della natura.
INDICE DELLE LOCALITA’
- Stresa
- Isola Bella
- Isola dei Pescatori
- Isola Madre
- Baveno
- Mottarone
- Pallanza
- Intra
- Cannero
- Orrido di S. Anna
- Ascona
- Locarno
- Angera
- Arona
- Lesa
- Belgirate
STRESA
Situata in una magnifica posizione panoramica alle pendici del Mottarone di fronte al Golfo Borromeo, Stresa è una delle più importanti e rinomate stazioni di soggiorno del Lago Maggiore.
Al clima fresco d’estate e mite d’inverno e alla posizione privilegiata, si accompagnano il conforto di una moderna attrezzatura turistica e alberghiera di prim’ordine e diverse manifestazioni culturali e mondane di richiamo internazionale come le “Settimane Musicali” e le numerose conferenze e incontri al Palazzo dei Congressi.
Privilegiata inoltre dalla presenza di magnifiche isole in quella parte del Lago che la bagna, è in grado di offrire tramite piroscafi, vaporetti e motoscafi, escursioni indimenticabili in luoghi di grande attrazione turistica: l’Isola Bella con i suoi magnifici giardini e le importanti opere d’arte nel palazzo Borromeo e il pittoresco villaggio dell’Isola dei Pescatori.
All’ingresso di Stresa è situata la Villa Pallavicino eretta dall’architetto napoletano Ruggero Borghi nel 1855 e che i successivi proprietari duchi di Vallombrosa e marchesi Pallavicino arricchirono con un parco di fiori e piante pregiate e con un piccolo zoo di animali in libertà.
Inoltre tramite la funivia o la strada è possibile raggiungere la vetta del Mottarone (m. 1491) dalla quale si godono vasti e meravigliosi panorami.
ISOLA BELLA
Se in origine l’Isola Bella si presentava come uno scoglio brullo e sterile ora è senz’altro la perla più bella del Lago.
Il giardino all’italiana costituisce un’attrattiva unica al mondo. Iniziata nel ‘600 dal Conte Carlo III Borromeo, si compone di dieci terrazze sovrapposte a gradinata e il visitatore passa attraverso un susseguirsi di statue, fontane, fiori e piante rare, mentre bellissimi pavoni bianchi si aggirano tra il verde.
In onore della moglie Isabella d’Adda, chiamò l’isola Isabella, poi trasformato in Isola Bella.
A ideare la grandiosa opera di adattamento a giardino furono gli architetti A. Crivelli, Richini e i più famosi del ‘600 che ne fecero una sontuosa composizione barocca. Gli scultori Simonetta e Resnati popolarono di statue il giardino.
La coreografia dei giardini dell’Isola Bella culmina con il famoso Anfiteatro posto sull’ultima terrazza. E’ costituito da un grande fondale in pietra a nicchie imitante una conchiglia, ornato di statue e pilastrini e coronato dal Liocorno, simbolo dei Borromeo, che pare vegliare sulle bellezze che lo circondano.
I GIARDINI
Dal Terrazzo Superiore (37 m sul livello del lago) si può godere di una stupenda vista panoramica sul lago e sui giardini.
Nel Giardino dei Fiori, tipicamente all’inglese, viene limitato al massimo l’intervento dell’uomo per lasciare campo libero alla creatività della natura. Si possono qui osservare il fior di loto, il papiro egiziano, l’acero giapponese e perfino un bananeto.
Il Giardino delle Azalee, splendido in primavera, il Giardino dell’Amore all’italiana, che ricorda le composizioni dei mosaici.
IL PALAZZO BORROMEO
La costruzione del Palazzo Borromeo cominciò nel 1632 insieme ai lavori per il giardino.
Sorse così una delle opere barocche più singolari costruite in Italia. La visita all’interno consente di ammirare il piano terreno e il piano nobile dove si aprono sfarzose sale riccamente arredate da preziose tappezzerie inglesi del ‘500, mobili antichi, leggiadri lampadari di Murano e numerosi quadri di insigni maestri.
Ci sono sale che accolgono quadri di Luca Giordano, Zuccarelli, Tallone, Pannini, e del pittore fiammingo Pieter Muller detto il Tempesta.
Si scende poi nelle grotte, il luogo più singolare del Palazzo, stanze sotterranee di tufo e stalattiti incrostati di conchiglie, specchi e marmi.
Nella galleria degli Arazzi si possono ammirare stupendi manufatti di Scuola Fiamminga del XVI secolo.
LE SALE
La Sala della Musica e della Conferenza è così chiamata per gli antichi strumenti musicali che sono addossati alla parete di fondo. I quadri qui esposti sono in gran parte del pittore fiammingo Pieter Muller. Fra gli altri dipinti fa spicco la “Fucina di Vulcano” dipinta dal Bassano (1510-1592). L’arredo è particolarmente ricercato; da notagli gli splendidi forzieri con mosaici e pietre dure del tardo ‘600. Fu proprio in questa sala che si svolse, dall’11 al 14 aprile 1935, la Conferenza di Stresa, durante la quale si incontrarono Mussolini, Laval e MacDonald.
La sala di Luca Giordano contiene le più importanti opere pittoriche del palazzo: tre grandi tele del pittore napoletano Luca Giordano (1632-1705). Sulla destra possiamo osservare “Europa rapita da Giove tramutato in toro”, al centro “Il giudizio di Paride” e sulla destra “Il trionfo di di Galatea”. Luca Giordano, che per certi versi ricorda il Rubens e il Veronese, venne curiosamente chiamato “Luca Fapresto” per la sua grande rapidità nell’eseguire i lavori.
La Sala di Napoleone è così chiamata perché ospitò nella notte tra il 17 e il 18 agosto 1797, Napoleone e la moglie Giuseppina quando, durante la campagna d’Italia, essi si soffermarono nell’Isola Bella accompagnati da un seguito di 60 persone. L’evento viene ricordato da una stampa di un quadro di Francoise Flameng.
Il Salone Grande è probabilmente il più bello del palazzo. Si pensa sia stato progettato dal Richini per le più solenni occasioni per accogliere ospiti di particolare riguardo. Sulla sommità della cupola si può leggere la scritta “humiltas”, motto dei Borromeo, e alle pareti, sorretti da angeli, si ammirano i segni araldici (gli stessi dello stemma) di questa nobile casata: il cammello prostrato, il liocorno, il mordo ed infine il cedro.
LE GROTTE DEL PALAZZO
Singolari inoltre sono le Grotte. I sei ambienti decorati con materiali litico, ferroso e musivo sono la nota estrosa che rompe la raffinata bellezza del resto del Palazzo, impressionando il visitatore per la meticolosità e la paziente opera degli artigiani del tempo.
Progettati per costituire un luogo di ristoro nella calde giornate estive vennero ubicate sotto il palazzo in prossimità del lago.
Per accrescere l’atmosfera, furono poi ornati con pietre chiare e scure (come il lato est del palazzo) ed arricchiti con raffigurazioni che ricordano i fondali marini.
Non mancano qui opere di indubbio valore artistico e storico come le statue del Monti, il plastico della Rocca di Arona, i resti della necropoli di Golasecca del 1000-400 a.C., il modellino dell’Isola Bella del 1812, una raccolta di marionette del ‘700, eleganti finimenti per carrozze e ritrovamenti preistorici tra cui una piroga dell’età del ferro.
LA GALLERIA DEGLI ARAZZI
Contiene una splendida serie di sei arazzi fiamminghi intrecciati in seta e oro del XVI secolo. Rappresentano singolari scene di lotta tra fantastici animali.
L’ISOLA DEI PESCATORI
Graziosissimo villaggio di pescatori, l’Isola dei Pescatori si contrappone ala magnificenza della vicina Isola Bella per la sua semplicità.
Fu la prima delle isole ad essere abitata e per le sue viuzze tortuose eccezionalmente pittoresche, e per le case caratteristiche dei pescatori, è uno dei luoghi più romantici e suggestivi del Lago Maggiore.
La chiesetta dell’isola, dedicata a S. Vittore, risale all’inizio del Mille.
Tra l’Isola Bella e l’Isola dei Pescatori c’è il minuscolo isolotto della Marghera, detto l’isolino dell’Amore.
L’ISOLA MADRE
L‘Isola Madre è la maggiore delle tre isole, quasi interamente occupata dal giardino botanico di eccezionale bellezza per piante rare e fiori provenienti dalle più remote terre.
Un continuo alternarsi di colori accompagna il visitatore attraverso un susseguirsi di azalee, rododendri, magnolie e camelie di ogni varietà, nonché numerosi fagiani, pavoni bianchi e pappagalli che vivono in libertà nell’isola.
BAVENO
Baveno incantevole cittadina lacustre di origine romana, nota per le acque oligominerali e per le cave di granito rosa, è un rinomato centro turistico e di villeggiatura.
La caratteristica passeggiata del lungolago offre al visitatore un bellissimo panorama sulle Isole Borromee, a cui è possibile approdare proprio partendo dal porto di Baveno. Tra le bellezze architettoniche visitabili vi sono la parrocchiale dei SS. Gervasio e Protasio e il Battistero, situati in un ampio sagrato raggiungibile percorrendo via Monte Grappa.
Fin dalla metà del XIX secolo numerose personalità di fama internazionale soggiornarono in questo luogo privilegiato, il più delle volte ospiti nelle lussuose ville presenti sul territorio e in particolare lungo la sponda piemontese del Lago Maggiore.
Villa Henfrey-Branca
Costruita tra il 1870 e il 1872 sulle direttive dell’ingegnere inglese Charles Henfrey, Villa Henfrey-Branca è una delle realizzazioni più originali del Lago Maggiore, ispiratasi architettonicamente alla tipologia dei castelli anglosassoni. I rossi mattoni a vista, le imponenti guglie, le torri, i terrazzi marmorei e il maestoso giardino all’inglese sono delle vere e proprie meraviglie fiabesche che attraggono lo sguardo di tutti coloro che, passeggiando sul bel lungolago, la possono facilmente ammirare. Nel parco si trovano anche una graziosa chiesetta protestante e un piccolo castello costruito nel 1882-1883 sul modello di quello di Vogogna. Tra gli eminenti personaggi che nel corso degli anni vennero qui ospitati, vale la pena ricordare la Regina Vittoria d’Inghilterra con la figlia Beatrice nel 1879. Ancora oggi i discendenti delle case regnanti europee fanno visita alla famiglia Branca, subentrata nella proprietà della villa dopo la morte dell’ingegnere Henfrey.
Villa Fedora
In posizione decentrata, semplice ma elegante dimora costruita nella prima metà del XIX secolo, Villa Fedora è oggi sede della Camera di Commercio del Verbano-Cusio-Ossola. Dotata di un vasto parco signorile che la separa dalle acque del lago, prende il nome dalla celebre opera del compositore Umberto Giordano, che qui soggiornò per ben vent’anni (1904-1924). Ideato dal maestro è l’omonimo Festival di musica classica Umberto Giordano, che si tiene a Baveno ogni anno a luglio.
Villa Barberis
Costruita nei primi anni del Novecento, Villa Barberis spicca per il candore della sua tonalità e per l’esotismo dei suoi originali lineamenti. Fortemente voluta da Alberto Barberis, cosmopolita e viaggiatore di origine vercellese che visse a lungo in Oriente, la villa rievoca nello stile architettonico le esotiche atmosfere delle Mille e una Notte, palpabili soprattutto nel minareto situato nel giardino animato da esempi di vegetazione tropicale. Non mancano anche interessanti elementi decorativi, come le raffigurazioni in altorilievo della Cupola di San Gaudenzio di Novara e del campanile di Sant’Andrea di Vercelli presenti sul timpano curvilineo, o come anche i ritratti di nature morte e paesaggi che lo stesso Barberis dipinse sulle pareti dell’attico-loggia a sei arcate.
Villa Durazzo (Lido Palace Hotel)
Imponente costruzione signorile della seconda metà del XIX secolo, Villa Barberis fu innalzata dal marchese Durazzo di Genova in un punto strategico della riviera, proprio di fronte al Golfo Borromeo. In seguito venne trasformata dal sindaco Gerolamo Rossi in un lussuoso albergo di Belle Époque che poté vantare illustri ospiti, tra cui sir Winston Churchill, giunto qui in occasione del suo viaggio di nozze nel 1908 e di altri viaggi di piacere.
Villa Brandolini d’Adda
Edificata nel XVI secolo sopra un vecchio convento, la villa vanta numerosi elementi architettonici e ornamentali di notevole pregio. Il giardino è l’unico al mondo ad essere suddiviso in quattro parti: all’italiana, all’inglese, alla francese e alla giapponese.
Degne di nota sono anche Villa Carosio, realizzata dal famoso architetto liberty Giuseppe Sommaruga, Villa Claudia, dove soggiornò il celebre commediografo Luigi Illica, e Villa Provana di Collegno-Galtrucco, teatro di numerosi incontri tra le figure fondamentali della storia politica piemontese della seconda metà del XIX secolo.
PARCO DEL MOTTARONE
Località molto frequentata per la bellezza dei panorami e per gli ottimi e apprezzati campi da sci.
La vetta, m 1.491, è raggiungibile da Stresa con la strada “La Borromea” o per funivia con panorami suggestivi di sette laghi, delle Alpi italiane e Svizzere e con il gruppo del Monte Rosa.
Sulle pendici del Mottarone i giardini dell’Alpinia, posti in una posizione panoramica di impareggiabile bellezza, ospitano una meravigliosa raccolta di oltre 2.000 specie di piante alpine e officinali.
Lungo la strada, Gignese con il suo curioso ed interessante museo dell’ombrello e del parasole, unico in Europa.
PALLANZA
Sede del Comune di Verbania, è situata in una magnifica posizione all’inizio del Golfo Borromeo, di fronte a Stresa. Le ville, circondate da magnifici giardini, il clima mite, la ricca vegetazione di tipo mediterraneo, fanno di Pallanza una stazione climatica. A pochi metri dalla riva c’è l’isolino S. Giovanni, che fu la residenza estiva prediletta da Arturo Toscanini.
INTRA
La cittadina di Intra, che insieme a Pallanza, Suna e altre più piccole frazioni, costituisce il Comune di Verbania, divenuto capoluogo di provincia nel 1992, si affaccia sulle acque del Golfo Borromeo.
Vivace centro turistico, dotato di strutture ricettive e servizi, Intra (intra flumina) deve il suo nome alla sua stretta collocazione tra i due torrenti San Bernardino e San Giovanni. Borgo di origine medievale, Intra conserva ancora oggi alcune tracce delle proprie origini lungo le sue principali vie come San Vittore, che che dal lungolago porta alla omonima chiesa (con dipinti del XV e XVI secolo), via San Fabiano che conduce a Piazza Castello o Vicolo del Freschetto che porta alla bella Piazza San Rocco.
Oggi Intra offre ai turisti un affascinante centro storico con palazzi dagli evidenti segni barocchi e neoclassici lasciati da un’antica ed evoluta borghesia: Palazzo Peretti lungo via De Bonis, il più sontuoso, con le finestre decorate da cornici in pietra e stucco, i portali di granito lavorato, i balconcini in pietra e le ringhiere di ferro battuto; la caratteristica piazza Ranzoni, cuore commerciale e centro vitale della città, in cui spicca l’ottocentesco Palazzo delle Beccherie; Palazzo del Pretorio, originario del XIV secolo, sede del municipio intrese fino al 1939 e ornato da una grande meridiana dipinta sulla facciata nel 1868.
Passeggiando per Intra, poi, è davvero piacevole fermarsi in un elegante caffè, curiosare tra le innumerevoli vetrine che fiancheggiano le vie del centro o rilassarsi sul lungolago. Proprio qui si possono ammirare: il vecchio Porto, caratterizzato al suo ingresso da una imponente colonna in granito di Montorfano, il vecchio Imbarcadero, suggestiva costruzione di fine Ottocento, Palazzo Flaim, ex casa del Fascio poi dedicata alla memoria del comandante partigiano, e il nuovo porto, punto di partenza per alla volta delle destinazioni italiane o svizzere del Lago Maggiore.
Tra Intra e Pallanza si trova inoltre Villa Taranto. Donata dal capitano inglese Mac Eacharn allo Stato italiano, il parco è senz’altro quanto di meglio la scienza botanica ha potuto esprimere nel giardinaggio: è un immenso laboratorio variopinto e profumato, dove vengono coltivati fiori e piante in una continua ricerca di colori e profumi.
Sapientemente abbellita da fontane, vasche, cascate, riesce a fondere lo stile inglese con quello italiano in un meraviglioso giardino da favola. Percorrendo vialetti fiancheggiati da cespugli fioriti e piante rare il visitatore rimarrà incantato da una delle più grandi collezioni di piante esotiche esistenti in Italia.
CANNERO
E’ uno degli insediamenti più antichi e ricchi di storia del Lago Maggiore, teatro di gesta piratesche dei 5 fratelli Mazzarditi. Dal lungo lago si può godere un vasto panorama; singolari i ruderi dei Castelli di Cannero che sorgono dalle acque del lago, appartenenti ad un antico castello della famiglia Borromeo. Cannnero è famosa per la mitezza del suo clima paragonato a quello della Riviera.
L’ORRIDO DI SANT’ANNA
Suggestiva località della Val Cannobina e meta di turisti attirati dal singolare fascino del posto. L’orrido, formato dalle acque del torrente Cannobino, è situato nei pressi della Chiesa di S. Anna del 1665. Dalla chiesa si può scendere al torrente e in barca avvicinare la spumeggiante cascata attraverso una stretta profonda forra rocciosa.
ASCONA
Situata nella parte svizzera del Lago Maggiore è un elegante e pittoresco centro della riviera verbanese. Situata in un’insenatura alla base del delta del fiume Maggia e riparata da colline boscose, gode di un clima mite e costante ed è meta prediletta di personalità del mondo della cultura e dell’arte. Il lungolago ombreggiato da platani, è fiancheggiato da case caratteristiche e alberghi.
L’antico centro storico di Ascona, il “Borgo”, ruota attorno alla notevole Chiesa di San Pietro e Paolo, una basilica con colonnato del XVI secolo, il cui alto campanile rappresenta il simbolo della località di villeggiatura. Le ramificate stradine del centro storico convergono sul lungolago vietato alla circolazione e punteggiato dai caffè all’aperto.
Il Monte Verità incombe alle spalle di Ascona. All’inizio del XX secolo alcuni originali pensatori vi si stabilirono fondando una colonia che attirò celebrità da tutto il mondo. Attualmente il monte ospita il centro seminariale delle università di Lucerna e Zurigo e un museo illustra la storia dell’alternativa colonia e dei suoi fondatori.
LOCARNO
Ridente cittadina del Canton Ticino è una delle località turistiche più rinomate. Attorno al vecchio centro, con case del ‘600 a portici e logge si è venuta estendendo la parte moderna con ville e parchi.
Peri l suo clima dolce e l’efficiente rete stradale che rende agevole la visita alle pittoresche vallate del Ticino, Locarno è una delle più invitanti cittadine, frequentata da una clientela internazionale.
Il santuario della Madonna del Sasso sorge su una rupe a 365 m. d’altezza e fu eretto nel 1458 in seguito all’apparizione della Vergine a fra’ Bartolomeo d’Ivrea.
ANGERA
E’ una cittadina commerciale con un’ottima attrezzatura alberghiera. Situata sulla sponda lombarda è meta di turisti attirati dalla famosa Rocca che domina dall’alto del Colle S. Quirino il lago.
La Rocca Borromea, antica costruzione romana, fu rimaneggiata più volte, fino ad assumere l’attuale aspetto grazie ai Borromeo che la abbellirono con numerosi affreschi ed opere d’arte.
Sul lago alberato sorge il Santuario della Madonna di Riva iniziato nel 1657; sull’altare Madonna col Bambino, affresco del ‘400.
ARONA
Ricca cittadina del Verbano, situata tra verdi colline sulla sponda occidentale del Lago Maggiore, di fronte ad Angera, è frequentata stazione climatica ed è il più pittoresco centro commerciale del bacino meridionale.
Arona è anche un importante nodo di comunicazioni e punto di partenza per interessanti gite e belle passeggiate. La gita d’obbligo è senz’altro la visita alla statua di S. Carlo Borromeo. Una colossale opera in rame, poggiante su un piedistallo di granito, rappresentate il santo a capo scoperto, benedicente con la destra e con il codice delle costituzioni sinodali nella sinistra.
E’ completamente vuota all’interno e, grazie ad un’ardita e sicura scala, è possibile salire sino alla sommità, dalla quale si domina una vasta parte del lago.
Il centro storico è ricco di edifici caratteristici come ad esempio la Chiesa dei Santissimi Martiri, originariamente romana con facciata barocca. I Martiri, tra cui San Graziano, vengono festeggiati ogni anno nel giorno del 13 marzo, ed in città si organizza il Tredicino. Nella parte bassa della città si trova il Palazzo di Giustizia (XV secolo) con portico ad archi ogivali. La neoclassica Villa Ponti, oggi patrimonio comunale, sede di mostre e convegni, ospitò Napoleone Bonaparte, e fu sede della Mondadori durante l’ultimo conflitto mondiale.
Arona è sede ogni anno di uno degli eventi economici più importanti del Lago: la Fiera di Arona nasce nel 1962, come Fiera Campionaria, ed oggi, grande alla crescita costante della sua importanza (i visitatori delle ultime edizioni hanno superato le 150.000 unità), ha preso il nome di Fiera del Lago Maggiore.
LESA
Lesa, posta sulla foce del torrente Erno, è un piccolo borgo tipicamente lacustre, situato sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, tra Meina e Belgirate, dunque ai confini della Provincia di Novara.
Un tempo si trattava di un rigoglioso centro agricolo ed eccelleva specialmente nel campo della viticoltura e della frutticoltura.
In seguito, con lo svilupparsi del turismo d’élite, le coltivazioni sono scomparse, sostituite dalle fantastiche ville che oggi ne caratterizzano il paesaggio, soprattutto lungo le sponde, nel cuore delle due zone in riva al Lago: Villa Lesa e Solcio.
La straordinaria insenatura che forma il pittoresco golfo di Lesa, affascinò personalità del calibro di Alessandro Manzoni e di Camillo Benso conte di Cavour che qui usavano trascorrere le loro vacanze e i momenti di relax.
Numerosissime sono le ville, tra le quali spicca però, per la sua bellezza e storia, Villa Noseda.
Scendendo verso sud si possono visitare i resti di un castello risalente all’XI secolo.
BELGIRATE
Posta sopra un piccolo promontorio che domina un vasto tratto del lago, adagiata su di una punta quasi all’altezza del lido di Monvalle e ai piedi della collina detta Motta Rossa, Belgirate ospitò illustri personaggi del Risorgimento tra i quali Pietro Borsieri.
Possiede inoltre una graziosa chiesa del XII secolo con un bel campanile romanico contenente affreschi della scuola del Luini. E’ posta nella parte alta del paese dalla quale si gode un magnifico panorama e paesaggi singolari.