Tema scelto per l’edizione 2010 La Durata: performance di pochi minuti o rappresentazioni di giorni e settimane. E nell’anno dei mondiali pure il calcio arriva in teatro.
Spettatori e attori riuniti in un’unica comunità teatrale, come dettato dallo spirito del festival. “Nulla a che vedere con le consuete rassegne estive”, precisa Renato Quaglia, nella sua qualità di direttore artistico.
23 i luoghi della città coinvolti: dai teatri storici e dismessi al Real Albergo dei Poveri, dal Maschio Angioino. La più suggestiva, forse, l’ex stabilimento della Peroni a miano. Dismesso dal fallimento e restituito alla città come segno del tempo che trascorre e che si rinnova.
Alle new entry, come l’ex Birreria di Miano, il Dormitorio pubblico, il Real Orto Botanico, le scale Ben 35 gli spettacoli in scena, a cui si aggiungono i 39 del Fringe Festival.
Un’anteprima il 29 e 30 maggio giorni in cui arrivano a Napoli i Demoni di Dostoevskij, un lavoro del tedesco Peter Stein che dura 12 ore, pranzo e cena inclusi.
Del concept durata è parte, secondo il direttore artistico, anche l’attesa. Ragione per cui nella rassegna ci saranno a rappresentarla dieci piece.
Rappresentazioni che scelgono come palcoscenico i luoghi tipici dell’attesa: posta, banca, supermercato o metropolitana e in attori-spettatori l’inconsapevole pubblico.
E se volete passare da Napoli anche a Luglio ed Agosto, l’itinerario del teatro festival Italia quest’anno si protrae: molte le novità in cartellone in collaborazione col teatro di San Carlo e i festival di Paestum e San Leucio.
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