Il paese con più centenari al mondo è il Giappone, ma anche l’Italia possiede un luogo magico, in cui si vive addirittura oltre i 100 anni.
Nell’epoca attuale gli ultracentenari stanno aumentando ogni anno, soprattutto grazie alle moderne cure mediche e ad una vita più sana, rispetto al passato. Infatti, secondo i dati dell’ONU, nel mondo sono presenti circa 600.000 centenari, ed entro il 2050 il numero potrebbe crescere fino a 3,7 milioni. Oltre 30 anni fa, invece, i centenari sul pianeta erano appena 95.000. Ma quanto si viveva in passato? Nell’epoca romana, circa 2.000 anni fa, la vita media era di 35-40 anni.
Tuttavia, ci sono state molte persone che hanno raggiunto età inimmaginabili per l’epoca, come ad esempio il primo imperatore Augusto che morì nel 14 d.C. a 75 anni, o sua moglie Livia che visse fino a 86 anni. Sorprendentemente – secondo Plinio il Vecchio – nell’antica Roma una donna arrivò a ben 115 anni.
Il paese italiano con più centenari
Per gli scienziati la genetica influenza la longevità solo per il 25%, la restante percentuale invece è influenzata dallo stile di vita. Tuttavia, la longevità è ancora una materia ricca di misteri, e i ricercatori che studiano i tanti centenari sparsi nel mondo stanno aumentando sempre di più. Infatti, molti centri della Silicon Valley stanno investendo miliardi di dollari per identificare tutti i misteri che si celano dietro l’invecchiamento. Uno degli studi più interessanti è quello che cerca di mettere a confronto le varie abitudini delle persone più longeve.
Per riuscirci i ricercatori hanno selezionato le aree del pianeta che possiedono più ultracentenari, e queste aree le hanno chiamate “zone blu”. Alcune delle quali si trovano anche in Italia nella provincia di Nuoro, in Sardegna. Per la precisione, nella Barbagia di Seulo, che è un’antica regione sarda, si trova la concentrazione più alta di centenari al mondo. Altre zone blu si trovano sull’isola di Okinawa in Giappone, sull’isola di Ikaria in Grecia, a Nicoyan in Costa Rica e a Loma Linda in California. Ma cosa hanno in comune gli ultracentenari di questi luoghi? Prima di tutto non si allenano, non si iscrivono a maratone o in palestra.
Ciò che fanno di più durante la giornata è camminare e muoversi in modo naturale in ambienti non inquinati, e poi coltivano gli orti senza l’aiuto della tecnologia. Inoltre, cercano di crearsi degli obiettivi quotidiani e di pensare spesso al senso della vita. Per quanto riguarda lo stress, anche le persone più longeve lo assorbono, però riescono a trovare il modo per eliminarlo e a ritornare a rilassarsi.
Un’altra caratteristica di queste persone è il cibo sano: mangiano in modo equilibrato e smettono di assumere cibo quando lo stomaco è pieno. In modo particolare, gli ultracentenari mangiano un piccolo pasto verso la fine del pomeriggio o quando inizia la serata, e dopo smettono di mangiare. In più, bevono molto, anche il vino, ma rifiutano il tabacco.