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Trekking e percorsi naturalistici

Bled e dintorni: gli itinerari naturalistici più emozionanti

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alessia

La splendida cittadina di Bled, cui avevamo dedicato un recente articolo, può essere un perfetto punto di partenza per una serie di itinerari naturalistici alla scoperta della pura ed incontaminata natura slovena.

Approfittate della vostra visita per gite brevi o lunghe, organizzate da voi stessi o in compagnia di guide locali. Riposate gli occhi e rivitalizzate il vostro corpo con nuova energia.

LE COLLINE INTORNO AL LAGO

Un itinerario che parta da Bled, non può prescindere dal monte Straža, una piccola collina, adatta per piacevoli passeggiate e attività estive e invernali. È possibile salirci per un apposito sentiero o con la funivia. Il sentiero, chiamato “vita di Rikli” (in onore del fondatore del turismo termale a Bled), si snoda per 4 km tra abeti, querce, tigli e betulle. Il percorso non è troppo impegnativo, e in meno di un’ora si raggiunge la cima del monte, dalla quale si può godere del più bel belvedere di Bled sopra la sponda sudorientale del lago con vista sul lago ed il castello di Bled, e sui monti Jelovice e Stol. Nella baita sul Straža potrete rinvigorirvi con deliziosi piatti di cucina locale. In estate lasciatevi andare in adrenaliniche discese in slitta sulla pista FIS che durante l’inverno si trasforma in pista da sci. Nonostante sia una pista piccola, è ben curata con una scuola di sci organizzata ed equipaggiata per sci notturno.

A sinistra del Camping Bled parte il sentiero boschivo che permette di raggiungere il monte Ojstrica, dal quale si può ammirare una magnifica vista sul Camping e sul lago.
Tra le vette più amate dai fotografi c’è invece la cima di Mala Osojnica (685 m), che offre il più bel punto di vista sul lago. Può essere raggiunta passando per un erto sentiero boschivo per 45 minuti, e poi ancora 20 minuti per raggiungere Velik Osojnica (756m). Sarete appagati con le viste più belle sul lago di Bled e i suoi dintorni, sulle Caravanche, Alpi Giulie e la pianura della Gorenjska. Non per niente le immagini panoramiche di Bled più celebri sono state fotografate proprio qui. Con un po’ di sforzo riuscirete a salire su tutte e due le cime. Riposatevi su una delle panchine di legno e immortalate la vista con la vostra macchina fotografica.
Altra vista magnifica è quella sulla vetta del Kuhovnica. La vetta del Kuhovnica si nasconde furbamente, perciò è un po’ difficile trovarla. Dalla strada di Kolodvor vi dirigete verso il sottopassaggio ferroviario presso i condomini, poi proseguite per la strada di Aljaž e girate sulla strada Panoramica. Prendete lo svincolo a destra sulla serpentina che vi porterà fino al belvedere sul Kuhovnica, dove si apre un’incredibile vista sul lago di Bled e dintorni.

IL PARCO NAZIONALE DEL TRIGLAV

La cittadina di Bled si trova ai margini del Parco nazionale del Triglav, l’unico parco nazionale in Slovenia. E’ stato fondato nel 1906 includendo le zone intorno ai laghi di Triglav, mentre nel 1981 acquisì le sue odierne dimensioni di 83.807 ettari, che abbracciano praticamente tutte le alpi Giulie nel territorio sloveno.

Il punto più alto del Parco è la cima della montagna Triglav, da cui deriva il nome del parco, che è in assoluto la più alta di tutto il paese con i suoi 2864 metri.

Bled è un ideale punto di partenza per visitare le meraviglie naturali che ci offre il parco, anche perché proprio nei suoi dintorni sono situate le bellissime attrattive naturali, molto ben conservate ed accessibili: la gola di Vintgar, l’altipiano Pokljuka, la vallata di Pokljuka, la Cava di Babji zob, il lago di Bohinj.

IL LAGO DI BOHINJ

A trenta minuti di Bled, all’interno del Parco Nazionale del Triglav, si trova il lago di Bohinj che, pur essendo il lago più grande della Slovenia è molto meno turisticizzato e più tranquillo del “fratello minore”.

Vi si arriva proseguendo per la strada che porta al lago di Bled, e la strada asfaltata, che costeggia la riva meridionale, finisce alla fine del lago di Bohinj. Poco prima una funivia porta sul Vogel, con ampia vista sul lago.

Al contrario del lago di Bled, profondamente turisticizzato, il lago di Bohinj è ancora selvaggio e con poche edificazioni.

Presso il centro informazioni è possibile prenotare trekking intorno al lago della durata di 5 ore, ma se non volete camminare intorno al lago ci sono anche le barche per le escursioni che partono da Ribcev Laz. Ma al lago è possibile anche noleggiare Al lago si possono noleggiare barche, canoe, kayak e biciclette.

Se vi piace il trekking, vi sono tanti sentieri nella zona da esplorare. Dalla fine della strada asfaltata parte una ripida strada bianca che porta ai rifugi in quota, dai quali è possibile raggiungere la cima del Triglav. Presso l’ufficio turistico locale è possibile acquistare una mappa con tutti i sentieri.

Dalla fine occidentale del lago, nei pressi dell’albergo Zlatorog, c’è la funivia per il Monte Vogel, una delle zone sciistiche più popolari della Slovenia, da cui si gode una vista spettacolare sul lago di Bohinj. La funivia parte ogni 30 minuti ed il viaggio verso la cima dura 6-7 minuti.

Se volete spingervi oltre, a 4 km a ovest del lago di Bohinj si possono trovare le cascate di Savica che sono raggiungibili a piedi o in auto. Dall’ingresso è necessario salire più di 500 scale (20-25 minuti) per raggiungere la piattaforma panoramica.

Per trekking alla gola di Mostnica e la cascata di Voje c’è un chilometro da Stara Fuzina fino all’inizio del sentiero. Il sentiero della gola ha una lunghezza di 2 km e alla fine del sentiero c’è la cascata di Mostnica.

LA GOLA DEL VINTGAR

A due passi da Bled si trova questa gola che, per la sua eccezionale bellezza, fin dal XIX secolo è stata attrezzata per accogliere turisti. Sotto pareti a picco, gallerie e passerelle di legno conducono lungo gli 1,6 km di lunghezza della gola, tra cascate, tonfani e rapide.

La gola, che si trova a circa 4 chilometri a nord ovest da Bled, nelle immediate vicinanze del villaggio di Gorje, fu scolpita dal fiume Radovna. Venne scoperta nel 1891 da Jakob Zumer, sindaco di Gorje, e dal cartografo e fotografo Benedikt Lergetporer. Nella sua forma naturale era impraticabile e poiché Bled in quel periodo si stava già sviluppando turisticamente, la gola fu sistemata e aperta per visite pubbliche.

Vintgar è luogo anche di due attrazioni create dall’uomo. Il ponte di pietra ad arco singolo della ferrovia di Bohinj, costruita nel 1906, che a 33,5 metri sopra il sentiero attraversa la gola e la diga, da dove l’acqua si dirige verso la piccola centrale idroelettrica di Vintgar sotto la cascata Šum.

Vintgar, che ha dato il nome anche ad altre gole simili della Slovenia, sorprende anche per la sua vegetazione unica. Grazie a condizioni climatiche e di micro rilievo specifiche, nella gola del Vintgar crescono numerose specie di vegetazione, differenti dalla flora tipica del luogo.

Per la sua bellezza la gola del Vintgar è stata inserita nel patrimonio naturale della Slovenia ed il numero dei visitatori aumenta di anno in anno.

GLI ALTIPIANI

Tre importanti altipiani del patrimonio sloveno permettono di immergersi nella quiete dei boschi verdi, dei campi e dei pascoli.
Pokljuka offre tante possibilità per praticare sport e scoprire le tradizioni del luogo.
L’altopiano di Pokljuka è lungo 20 km e largo quasi altrettanto. Pokljuka è ricoperta di boschi e pascoli e si estende da 1100 sino a 1400 m di altitudine.  Sulla sua superficie si nascondono burroni, valli a imbuto e piccole valli. Vecchi percorsi di migrazione degli orsi bruni attraversano i boschi di Pokljuka, perciò si deve stare attenti nel percorrerli! Una delle sue caratteristiche interessanti è che nei mesi estivi è ancora possibile vedere il bestiame pascolare su alcuni pascoli. In quel periodo potete acquistare il latte acido, la ricotta e il formaggio direttamente dai pastori. Pokljuka offre tantissime possibilità per praticare sport. È un ottimo punto di partenza per escursioni in montagna, ed è molto amata tra i ciclisti per la sua bellissima natura, per il poco traffico motorizzato e salite un po’ più impegnative nelle vicinanze. In inverno è la destinazione preferita per chi pratica lo sci di fondo, infatti qui si tengono gare di biathlon.

Sul lato sud di Bled s’innalza l’altopiano Jelovica, un’area protetta, che si estende dai 900 ai 1600 metri sopra il livello del mare. La sua cima più alta è il Partizanski vrh con 1441 metri. Jelovica è simile a Pokljuka anche per le foreste predominanti di abete e faggio, estirpate a causa di attività di produzione del carbone. Jelovica offre tantissime opportunità per lo sport e il tempo libero. Attività preferite sono il ciclismo di montagna e ovviamente l’escursionismo. Sotto il Jelovica i visitatori spesso si avventurano anche nella grotta sotto il “Babji zob“con caratteristici fenomeni carsici.

Numerose attrazioni naturali, leggende ed eventi storici prospettano interessanti gite ed esplorazioni a Mežakla, un altopiano la cui altezza va dai 1000 ai 1300 metri. Giace tra fiumi Radovna e Sava Dolinka ed è per la maggior parte coperto di boschi di abete e faggio. L’altopiano fa parte del Parco nazionale del Triglav ed è un’area incontaminata e turisticamente non sviluppata. Mežakla è cosparso di pascoli su cui pascola il bestiame e di numerose sorgenti incontaminate. Una particolarità del Mežakla è il ponte sopra la gola di formazione naturale e alto 15 metri formatosi dall’azione erosiva dell’acqua e dall’azione abrasiva irregolare su rocce di varia resistenza. Škrbina è il punto panoramico più celebre. Altri mete interessanti sono il monte Jerebikovec (1593 m) o Planski vrh (1299 m). Avventuratevi nel sottoterra e visitate la grotta Snežna jama o una delle grotte carsiche. Durante la Seconda guerra mondiale sul Mežakla fu costruito il primo ospedale partigiano nella regione della Gorenjska. Questo modesto ospedale, chiamato anche Piccolo ospedale, era rifugio per i soldati feriti, che i tedeschi non avevano mai scoperto.

LA GROTTA SOTTO lL “BABJI ZOB”

Il Babji Zob, uno dei punti panoramici più popolari di tutto il Paese, racchiude una delle bellezze sotterranee più antiche della Slovenia, il cui fascino ruota intorno ad un’antica leggenda.

Secondo la leggenda, a Jelovica viveva una vecchia megera, una strega che raccoglieva erbe e mandava malefici nella valle. Un giorno, mentre raccoglieva le erbe, la vecchia scivolò, cadendo nelle profondità, dalle quali era ancora possibile udire i suoi malefici. E dagli eco delle montagne i malefici si udirono anche a valle: “Jelovica, tu no sarai più ripida come prima, che qui subito appaia un troncone”.

E da quel momento in poi, alla fine di Jelovica che termina verso Bohinjska Bela, è possibile vedere lo sperone di roccia “Babji zob” o “Dente di strega”, chiamato così da generazioni.

Al suo interno si trova una grotta sotterranea della lunghezza di oltre 300 metri, ornata da stupende stalagmiti e stalattiti. Rappresentano delle rarità le formazioni calcaree a chiocciola, denominate elettiti, ed i grandi cristalli di calcite, quasi introvabili in tutta la Slovenia. La grotta si trova a 1008 metri sopra il livello del mare e per raggiungere l’entrata bisogna fare un percorso con una differenza di livello di 350 metri per un sentiero boschivo.

Non è possibile visitare la grotta autonomamente ma solo tramite visite guidate, possibili grazie alla Società Turistica di Bled, che ha sistemato i sentieri ed ha provveduto all’illuminazione della grotta.

LA GOLA DI POKLJUKA

Un percorso alla scoperta delle bellezze naturali sopra la valle del fiume Radovna è quello che conduce alla gola di Pokljuka, a circa 7 km da Bled.

La gola, uno stretto letto asciutto di un fiume glaciale, lungo quasi due chilometri, si è formata durante l’ultima era glaciale come conseguenza dell’erosione provocata dal movimento dei ghiacciai nella parete di calcare. Successivamente le acque si sono ritirate dando origine alla più grande gola fossile della Slovenia.

Nella gola di Pokljuka sono presenti numerose forme carsiche: visitandola possiamo vedere ponti naturali, pareti sporgenti e cavità. La gola in alcuni punti si restringe fino a misurare soltanto pochi metri, denominati vortici “vrtci”. I sentieri per i visitatori si snodano lungo la parte centrale, che è la più bella e che è collegata allo Zatrnik. Moltissimi i punti estremamente suggestivi, come i grandi ponti naturali, uno dei quali dell’altezza di ben 24 metri, o come le radure, che gli abitanti del luogo definiscono “piccoli giardini”. Nel punto più stretto, attraverso uno dei più belli di questi giardini, passando per un ponte naturale e proseguendo sulle passerelle in legno, si giunge nella zona cosiddetta “delle gallerie”. In questo punto si può ammirare l’unico passaggio orizzontale attraverso la gola. Sulle pendici crescono folte piante rare e medicinali, stupende felci e fiori selvatici. La gola non è molto visitata, ma è senz’altro degna di nota e ammirazione. È protetta come monumento naturale all’interno del Parco nazionale del Triglav.

alessia

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