Il Parco regionale dei Colli Euganei, che occupa una superficie di 18.683 ettari e comprende 15 comuni è un’area di grande valore storico e naturalistico. Un modo gratificante per entrare in contatto con quest’ambiente è quello di percorrere, a piedi o in bicicletta, i 14 sentieri catalogati e attrezzati dall’Ente Parco.
Un itinerario interessante e rinomato, un po’ lungo ma per nulla difficile, è il sentiero Atestino. Contraddistinto dal numero 3 e dotato di segnavia bianchi e rossi, questo sentiero parte da Arquà Petrarca, descrive un ampio anello di 21,5 km con un dislivello complessivo di oltre 1.000 metri ed è percorribile in 7-8 ore circa. La partenza è presso il bar Ventolone nella parte alta di Arquà Petrarca; da qui si prosegue attraversando la macchia mediterranea del monte Piccolo e si costeggia il monte Ventolone godendo di un bel panorama sui Colli.
Arrivati ai resti del convento di Santa Maria di Orbise, risalenti al XIII secolo, si scende fino al capitello di Sant’Antonio e, proseguendo sul monte Fasolo, si incontra la secentesca chiesa di San Gaetano. Attraversando un bosco di castagni si giunge, sul monte Rusta, alla chiesetta di Santa Maria.
A questo punto è possibile fare una deviazione e salire sul monte Gemola per visitare villa Beatrice, un ex convento trasformato in villa nel Seicento, oggi sede del Museo naturalistico provinciale. Scendendo lungo il sentiero, si incontra la fonte Pissarotto, che è la sola sorgente spontanea della zona. Si costeggiano poi le aride Marlunghe fino al monte Mottolone e si rientra infine ad Arquà passando sotto la casa del Petrarca.
Più impegnativo, ma panoramico, è il sentiero del monte Venda G. G. Lorenzoni (contrassegnato col numero 4), che forma un anello intorno al monte Venda, la cima più alta dei Colli Euganei (601 metri). La lunghezza del percorso è di 5,5 km e il tempo di percorrenza di circa 3-4 ore (esclusa la deviazione al monastero degli Olivetani di circa 3 km).
Da Galzignano Terme si raggiunge il passo Roverello. Qui si seguono le indicazioni per Roccolo. Dopo circa 1 km si incontra una chiesetta, detta degli alpini: si prende lo sterrato a sinistra seguendo le indicazioni per Casa Marina-rifugio del Re del Venda. L’auto si lascia in un parcheggio apppena dopo Casa Marina (località sotto Venda). Qui comincia il sentiero, che dopo un breve tratto incrocia il rifugio Re del Venda, punto di partenza dell’anello. Girando a destra si attraversa un castagneto sul lato orientale del Venda.
Lungo il fresco e umido versante settentrionale, caratterizzato dalla presenza di faggi e di un ricco sottobosco, si incontra un bivio: andando a sinistra si sale al convento olivetano di San Giovanni, fondato nel XII secolo, di cui rimangono solo i resti suggestivi. Ritornati sul sentiero principale, si prosegue lungo il panoramico versante nordoccidentale, fino ad entrare in un bosco di marronari (secolari castagni da frutto). Sul lato meridionale che riporta al rifugio Re del Venda abbonda la macchia mediterranea.
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