Si parte da Albarese, il minuscolo paese che ospita la sede del Parco, ricco di negozietti dove acquistare l’ottimo pane artigianale e gli squisiti salumi toscani per un picnic in riva al mare o all’ombra degli alberi secolari.
In questo delizioso borgo, a poca distanza da Grosseto, si possono noleggiare bici per andare alla scoperta del Parco, lungo strade asfaltate che si snodano tra i boschi, attraversano la macchia mediterranea e conducono al mare.
Ma il modo migliore per godere delle bellezze di questi luoghi, è quello di inoltrarsi a piedi tra i sentieri curati, attraverso i quali si raggiungono le zone più spettacolari: i tratti costieri incorniciati dalle dune e le zone paludose alla foce del fiume Ombrone. Questo scenografico ambiente naturale, in cui si danno appuntamento cicogne e germani reali, si apre in boschetti di lecci e querce che si estendono ai piedi dei monti dell’Uccellina. Qui, cinghiali, caprioli, daini e animali ormai rari altrove, come istrici e gatti selvatici, pascolano sotto l’occhio attento di grossi uccelli rapaci.
Ad una fauna tanto diversificata, corrisponde una grande varietà di ambienti: pinete e boschi, si alternano a vaste praterie, abitate da bovini e cavalli allo stato brado.
Ed è in questo contesto, che con assoluto rispetto, si palesa la presenza umana: esistono infatti alcune tenute dove l’agricoltura, ma soprattutto l’allevamento, perpetuano le tradizioni maremmane, come le antiche forme di doma e addestramento dei cavalli e del bestiame.
In questo luogo, il tempo sembra essersi fermato a epoche remote, di cui si possono anche cercare le tracce. Tante le testimonianze: dalle caverne dove abitavano l’uomo di Neanderthal e i suoi successori del Paleolitico e del Neolitico; alle pietre di Cala di Forno, che attestano la presenza del porto etrusco, dove giungevano le navi cariche di ferro provenienti dalle miniere dell’isola d’Elba.
Poi i numerosi resti dei templi, costruiti dai Romani in onore degli dei che abitavano questi boschi. Il viaggio a spasso nel tempo, continua attraverso le rovine del monastero benedettino medievale di San Rabano e le numerose torri erette dal XII secolo per scoraggiare le incursioni dei Saraceni.
Al Parco dell’Uccellina, tra scenari mozzafiato e ambienti naturali spettacolari, si alternano fantastici bagni in uno dei tratti costieri più belli e intatti del litorale maremmano, alle escursioni lungo i numerosi itinerari suggeriti dall’ente gestore del Parco, che fornisce piantine e indicazioni dettagliate, oltre a mezzi di trasporto e perfino una carrozza d’epoca, perfetta per le passeggiate al chiaro di luna.
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