Il Chianti, la terra che dà il nome al vino più famoso d’Italia, è un’area situata nel cuore della Toscana. Nel paesaggio si alternano boschi di lecci, castagni e abeti nelle zone più elevate, ed estesi vigneti e uliveti sui declivi più dolci e soleggiati.
Pievi, badie e castelli definiscono il territorio insieme ai centri più importanti: Castellina, Radda, Greve e Gaiole, che già nel Trecento formavano la Lega del Chianti, un’alleanza politico militare creata dalla Repubblica di Firenze nel 1384 con la missione di difendere e amministrare il territorio del Chianti per conto della repubblica.
Un territorio in cui l’impronta medievale è ancora fortissima, e che deve la sua fortuna soprattutto alla produzione enologica che tiene alta l’immagine dei prodotti italiani all’estero. Una tradizione che ha radici lontane e profonde e che ricopre tuttora un ruolo di primo piano nell’economia e nella cultura di questa terra.
Nonostante l’estensione limitata, l’area del Chianti permette un itinerario ricco ed eterogeneo: tante sono le cose da vedere, come città e paesi medievali, castelli e pievi, per non parlare dell’incanto della natura e del panorama che si apre davanti a chi percorre le strade che attraversano le valli di Pesa, Arbia ed Elsa, che completa un quadro da favola. Molte sono anche le cose da fare, come degustazioni di vino e prodotti tipici locali.
Centro del Chianti, sulle pendici del monte Macia Morta, tra le valli della Pesa, dell’Elsa e dell’Arbia, Castellina è il punto di partenza ideale per coloro che visitano la Toscana per la prima volta e desiderano esplorare l’area del Chianti e le sue meraviglie.
Soltanto la spettacolare strada che si percorre per arrivare a questo angolo paradisiaco quasi nascosto tra le sinuose colline del Chianti è un valido motivo per fermarsi e visitarne le stradine in pietra ed il caratteristico centro storico. La rocca tre-quattrocentesca domina con il suo profilo merlato il borgo circostante.
Da visitare, la chiesa di San Salvatore, frutto di una riedificazione moderna su un preesistente luogo di culto. All’interno, una Madonna col Bambino del Maestro di Signa. Interessante anche la grande tomba etrusca a tumulo del VI secolo a.C. sulla collina di Montecalvario.
Nel cuore del Chianti, Radda è uno spettacolare borgo medievale racchiuso da possenti mura difensive, situato sulla cima del colle che divide le valli di Arbia e Pesa. Per via della sua posizione strategica, nel medioevo fu capoluogo della Lega del Chianti e sede del podestà.
Al suo aspetto tipicamente medievale, caratterizzato da stradine strette e dai classici edifici a torre del periodo, si aggiunge il fascino tradizionale toscano delle facciate in pietra locale.
Nel borgo si segnalano il Palazzo pretorio del Quattrocento e la prepositura di San Nicolò del Trecento, riconoscibile dal campanile merlato. Delle molte fattorie attive nel territorio di Radda, due in particolare meritano una visita: la fattoria Vignale e la fattoria di Montevertine. La prima, oggi trasformata in albergo, è la sede storica del Consorzio del Chianti Classico Gallo Nero fondato nel 1924, mentre nella seconda è allestito il piccolo museo del Chianti, che ospita una raccolta di oggetti della vita domestica e della produzione agricola ed artigianale dell’area chiantigiana.
Il panorama mozzafiato, l’atmosfera tipica di un piccolo borgo toscano, il calendario sempre ricco di eventi culturali e folcloristici ed i sapori naturali di questa terra fanno di Radda una di quelle destinazioni da includere necessariamente in un itinerario alla scoperta del Chianti.
Questo splendido borgo nel Chianti senese nasce nell’XI secolo come borgo fortificato sullo spartiacque di due piccole valli, terra di frontiera tra Firenze e Siena, per opera della famiglia fiorentina dei “della Volpaia”.
Oggi è stato trasformato in una fattoria, che vive intorno al castello e all’azienda agricola e vitinicola che produce un famoso Chianti Classico.
L’intero borgo è intimamente coinvolto nella produzione viti-olivicola, in quanto le tinaie e le cantine, la vinsantaia e l’imbottigliamento, l’orciaia e il frantoio – pur modernissimi – sono ancora ospitati nei sotterranei, nei palazzetti, nelle chiese sconsacrate e nei fabbricati del borgo, fra loro uniti da un sorprendente “vinodotto” sotterraneo. Volpaia, non è dunque, un semplice “teatrino per turisti”, ma il centro di una complessa attività rurale cui sono direttamente o indirettamente legati tutti gli abitanti del borgo.
Il castello di Volpaia organizza degustazioni, visite guidate al frantoio ed alle cantine e passeggiate nel borgo e, nella parte più antica del borgo, racchiusa dalle vecchie mura del castello e affacciata sulle colline del Chianti, la fattoria ha realizzato una moderna cucina – con enoteca, sala da pranzo e da degustazione – dove è possibile partecipare a corsi di cucina.
Porta d’ingresso al Chianti, Greve è una delle più note, avendo fatto il giro del mondo su foto e cartoline che ne ritraggono i famosi vigneti ben visibili persino prima di oltrepassare i confini comunali.
Ma non si può dire di aver vissuto una vera esperienza nel Chianti fino a quando non si entra nella rinomata Piazza a forma triangolare fatta in pietra, e non si respira quella tipica atmosfera dei borghi chiantigiani che caratterizza, primo tra tutti, anche Greve in Chianti.
Passeggiando per le strade calme e tranquille di questa piccola, ma piuttosto indaffarata cittadina, non si crederebbe mai che in passato sia stata coinvolta nella secolare faida tra Firenze e Siena.
Principale attrattiva è appunto la piazza triangolare, con portici e loggiati che convergono verso la parrocchiale di Santa Croce, in cui si trova un trittico di Bicci di Lorenzo risalente al Quattrocento.
La posizione di Greve, vicina ai principali mezzi di trasporto pubblico, alle principali strade ed autostrade di collegamento regionali ed, ovviamente, alla magnifica città di Firenze, la rendono una base perfetta per soggiornare in una delle sue ville storiche o in uno dei graziosi B&B ed organizzare, poi, escursioni alla volta delle altre destinazioni toscane.
Nei dintorni merita una visita il castello di Montefioralle, che ospita la chiesa di Santo Stefano del XIII secolo, e un borgo medievale. Di grande interesse anche i castelli di Vicchimaggio e Verrazzano.
Eretta prima del Mille come oratorio, fu trasformata in abbazia nel 1307. Oggi restano alcuni ruderi delle originarie fortificazioni e la possente torre campanaria.
Nel raffinato complesso hanno sede un’accademia di cucina italiana frequentata da una clientela internazionale, un ristorante e un’importante azienda produttrice di Chianti classico e di altri prodotti.
Verdi colline si avvicendano a borghi e castelli lungo gli 8 km di territorio del comune di Gaiole, storico centro di mercato dell’area chiantigiana, con una bella piazza trapezoidale.
Tra le cose da vedere vi sono indubbiamente le cantine, luoghi di sublimi degustazioni di prodotti tipici, olio e vino. Ma non è tutto: oltre al suo vino Chianti Classico, Gaiole è immersa in un paesaggio stupendo, caratterizzato da antichi castelli e pievi romaniche, lascito della sua storia turbolenta.
Nel medioevo queste terre videro infatti turbolente battaglie per la conquista del potere locale, dalla famiglia dei Medici a quella dei Ricasoli, dai Guelfi ai Ghibellini ed alle continue guerre per la supremazia territoriale tra Firenze e Siena. Furono proprio le esigenze belliche a dotare questi territori di borghi fortificati, castelli e torri d’avvistamento oggi trasformati in splendidi alloggi per soggiorni nel Chianti, tra ville e casolari ristrutturati.
L’abbondanza d’acqua favorisce la coltivazione delle viti e degli olivi: sia il vino sia l’olio extravergine d’oliva prodotti nella zona sono famosi in tutto il mondo.
Nel cuore del Chianti, tra Siena e Firenze, sorge il Castello di Meleto, una dimora storica imponente, un’azienda agricola che produce vino prelibato ma, soprattutto, un luogo incantato dove regalarsi momenti indimenticabili tra passato e presente.
Le origini del castello risalgono all’XI secolo, come possedimento dei monaci vallombrosiani della vicina abbazia di Coltibuono; trasformato in villa nel 1700, fu in parte smantellato.
Dal 1968 la proprietà è della Viticola Toscana Spa, un’azienda agricola con splendidi vigneti specializzati nella produzione del vino Chianti Classico DOCG. Il castello è circondato da sei belle case coloniche, ristrutturate accuratamente nel 2000, mantenendo inalterato lo stile rustico toscano ed utilizzate per agriturismo. Ogni casa dispone di giardino privato o terrazza e si affaccia direttamente sulla campagna, immersa nel verde dei vigneti e oliveti. Tra un assaggio di buon vino e uno della cucina tipica, è bello rilassarsi in una delle due splendide piscine e lasciarsi inebriare dai profumi delle viti e degli ulivi, dei ginepri e
delle ginestre. Nei sotterranei del castello, vero monumento storico, un’affascinante enoteca permette di degustare i vini, l’olio extravergine di oliva biologico e i salumi di Cinta Senese provenienti dall’allevamento allo stato brado.
E’ possibile organizzare al castello banchetti in stile rinascimentale e medievale nella suggestiva cornice delle sale affrescate. Inoltre, tutti i giorni sono possibili visite guidate del piano nobile del Castello, del teatrino settecentesco, dei sotterranei con le antiche cantine, prigioni e vie di fuga, per vivere a 360° un’esperienza unica e indimenticabile in un vero Castello del Chianti.
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