Varese Ligure, recentemente ribattezzato come “il borgo del biologico“, può vantare un’esemplare politica di valorizzazione ambientale, avvenuta attraverso la riconversione ecocompatibile dell’economia locale e la promozione di un turismo che abbia a cuore il tema del rispetto del territorio.
Il caso di Varese Ligure rimane la dimostrazione che la “via verde” non è un ostacolo allo sviluppo ma, al contrario, se gestita in modo virtuoso, è in grado di conciliare le esigenze di sviluppo economico e quelle del rispetto per l’ambiente e per l’uomo che vi abita.
Varese ligure è stato il primo paese in Europa ad aver ottenuto la certificazione di qualità ambientale, grazie alla produzione di energia elettrica pulita e al fatto che la quasi totalità delle aziende del comprensorio ha ottenuto la certificazione biologica.
Al raggiungimento di questo obiettivo si è arrivati alla fine di un percorso che ha avuto inizio negli anni Novanta, quando l’allora sindaco Maurizio Caranza, per recuperare e riqualificare quel territorio che si stava spopolando, decise di puntare sulla valorizzazione dei suoi punti di forza. E cioè un territorio vasto e variegato pressoché intatto, coperto in gran parte di boschi di castagni, faggi e pini, ed un passato di agricoltura e allevamento.
Il cosiddetto progetto “Valle del Biologico”, ha avuto così inizio nel ’99 col restauro del centro storico, il bel borgo rotondo con le sue case colorate tutte strette in cerchio l’una sull’altra; poi è arrivata la decisione di produrre biologico e la nascita della Cooperativa Casearia Val di Vara e di numerose piccole aziende agroalimentari, col sostegno e il sapiente utilizzo di finanziamenti statali ed europei.
Oggi il piccolo comune, di poco più di 200 abitanti, può vantarsi di una doppia certificazione ambientale: ISO 14001 e EMAS.
Attualmente il paese è energicamente autosufficiente grazie all’installazione, sui monti che lo circondano, di quattro pale per la produzione eolica dell’energia elettrica.
Ma il pezzo forte di Varese Ligure, che spinge ogni anno i visitatori persino dall’estero, sono i suoi squisiti prodotti agroalimentari: verdure e ortaggi, formaggi e latticini, carni e salumi tutti rigorosamente biologici, commercializzati con crescente successo anche nella grande distribuzione.
Se volete gustare i prodotti tipici, dovrete solo fare una sosta allo spaccio della Cooperativa Casearia Val di Vara, in località Perazza, e scegliere tra i tantissimi tipi di formaggi e salumi prodotti, ordinabili anche on-line nel loro store.
Fra gli insaccati troverete il salame preparato secondo l’antica ricetta ligure, la pancetta steccata, il lardo alle erbette alpine, mentre la produzione casearia vi proporrà, tra i tanti, lo stagionato de Vaise, l’Ugo e Luigia, il Primofiore, le Tenerelle e la Bistecca Bianca, formaggio a pasta molle, di colore bianco, ottenuto dal latte di bovine allevate secondo i criteri dell’agricoltura biologica. Questo formaggio può essere consumato “cotto” sulla piastra o in padella, ma per il suo gusto delicato e fresco ben si presta anche ad essere consumato “crudo” con olio extravergine di oliva o accompagnato da fave e salame.
Nel caso voleste approfondire la questione, sono possibili visite guidate che vi condurranno attraverso la struttura per illustrare i processi produttivi di queste specialità, la storia e le tradizioni locali con tanto di assaggi.
Una borgo simbolo ed esempio virtuoso delle buone pratiche di territorio, non poteva non essere scelto come location per ospitare il Festival Nazionale del Biologico e delle Buone Energie, che si tiene tutti gli anni dal 2015 nel mese di giugno. Tre giorni in cui le aziende agricole del biodistretto, slow food e le altre eccellenze artigianali del territorio, accoglieranno i visitatori con pranzi, aperitivi guidati e menù tipici con prodotti bio locali, il tutto accompagnato da spettacoli e musica dal vivo, in un’atmosfera accogliente in cui si potranno degustare birre biologiche e artigianali. Non mancano laboratori tematici per coinvolgere i visitatori di tutte le età, in cui i piccoli produttori locali hanno modo di presentare i loro prodotti e le loro esperienze.